Neggio e Vacallo reagiscono alle accuse di essere responsabili dei problemi legati al voto degli svizzeri all'estero
VACALLO / NEGGIO - I Comuni di Naggio e Vacallo prendono posizione congiuntamente sulla notizia, circolata nei giorni scorsi, secondo la quale le rispettive cancellerie avrebbero inviato in ritardo, agli svizzeri residenti all'estero, il materiale di voto per il ballottaggio per il Consiglio degli Stati del 17 novembre scorso.
Nella nota, i municipi delle due località sottolineano di aver appreso «con stupore le notizie riportate a mezzo stampa lo scorso 9 dicembre in merito al ritardo con il quale avrebbero trasmesso le buste». Il materiale di voto, continuano, «è stato consegnato alla cancelleria di Neggio il 29 ottobre (spedito il 30) e a Vacallo il 28 ottobre pomeriggio (spedito il 30)».
«Mal si comprende l'informazione (peraltro parziale e incompleta poiché la lista delle cancellerie comunali che avrebbero spedito in ritardo è ben più numerosa) veicolata il 9 dicembre scorso», scrivono i due Comuni. «Le due cancellerie comunali hanno evaso la pratica nel più celere tempo possibile», assicurano.
Le autorità dei due centri puntano quindi il dito contro il Cantone: «Se le buste sono state spedite 1-2 giorni dopo, questo è dovuto solo ed esclusivamente alla lentezza con la quale l'autorità competente ha messo a disposizione delle cancellerie il materiale di voto, che, contrariamente a quanto indicato dal Cancelliere dello Stato, non è stato recapitato in tutti i comuni entro il 25 ottobre, ma molto più tardi».
E concludono: «I due Municipi si augurano che chi di dovere (Consiglio di Stato) faccia coraggiosamente ammenda e si assuma in toto le responsabilità che gli competono, evitando di scaricare le proprie colpe sulle cancellerie comunali».