Cerca e trova immobili

CANTONE/BERNAL'accusa: «Berna penalizza il Ticino di proposito»

10.12.19 - 09:33
Lorenzo Quadri punta il dito contro la cancellazione delle concessioni ai bus Ticino – Malpensa. Dai sondaggi di Tio emerge come i ticinesi vogliano i bus
Lorenzo Quadri / Facebook
L'accusa: «Berna penalizza il Ticino di proposito»
Lorenzo Quadri punta il dito contro la cancellazione delle concessioni ai bus Ticino – Malpensa. Dai sondaggi di Tio emerge come i ticinesi vogliano i bus

BELLINZONA/BERNA - «Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni penalizza il Ticino di proposito?». È un fiume in piena Lorenzo Quadri, soprattutto dopo che, nell’ora delle domande, la Consigliera federale Sommaruga ha difeso la decisione dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) di cancellare le concessioni ai bus Ticino – Malpensa a partire dal prossimo primo gennaio.

«Questo - spiega il Consigliere nazionale leghista - malgrado il collegamento ferroviario sia inaffidabile, inefficiente e scomodo». «Oltre ad averlo pagato - prosegue -, i viaggiatori vengono ora costretti a servirsene, col risultato che chi potrà semplicemente si recherà a Malpensa in auto».

Lo sfogo sui social - Proprio ieri, Quadri si sfogava sui social per il ritardo del treno che lo avrebbe poi condotto a Berna. «Per cominciare "bene" la settimana - scriveva nel post -, ennesima performance da terzo mondo delle FFS. 19 minuti di ritardo del treno significa arrivare a Berna con un'ora di ritardo, con tutte le conseguenze del caso. No comment. E poi pretendono che la gente si sposti in treno».

«I Giruno saranno più piccoli» - Ora, dopo l'impegno politico di ieri, Quadri rincara la dose: «Sommaruga ha pure confermato che con il nuovo orario alcuni collegamenti sull’asse del Gottardo saranno effettuati con i treni Giruno, più piccoli (70 posti in meno) degli attuali ICN. Dopo l’abbandono dell’aeroporto di Agno da parte di Lufthansa (Swiss), al cui proposito non risulta che l’UFAC abbia avuto alcunché da eccepire, l’autorità federale non sembra neppure intenzionata ad allentare “ad hoc” il divieto di cabotaggio alfine di permettere ad una eventuale compagnia straniera (come se Lufthansa/Swiss fosse svizzera…) di operare la tratta su Zurigo».

Per Quadri, dunque, il collegamento ferroviario sull’asse del Gottardo è «insoddisfacente sia per quel che riguarda la puntualità dei convogli – i ritardi e le coincidenze saltate non si contano più - sia per quanto attiene alla disponibilità di posti». «Capita - sottolinea - che i viaggiatori da e per il Ticino vengano fatti scendere da treni che sono troppo carichi per entrare nella galleria di base AlpTransit, con conseguenti ritardi e necessità di ulteriori cambi. Il turista che si trova confrontato con simili disguidi non torna più in Ticino. Con il nuovo orario, tramite i treni Giruno, i posti disponibili diminuiranno ulteriormente. Il CF, come da risposta di lunedì, approva questa scelta».

«Penalizzata la piazza turistica, economica e finanziaria» - Per il Consigliere nazionale, quindi, le decisioni di cui sopra penalizzano il Ticino, la sua piazza turistica, economica e finanziaria, per le quali la raggiungibilità è un fattore determinante. «In particolare - conclude - dal punto di vista del trasporto aereo il Ticino non risulta più connesso in modo efficiente né con Kloten (non ci sono più i voli da Lugano ed il viaggio in treno comporta la perdita di parecchie ore anche in considerazione dell’inaffidabilità di cui sopra) né con Malpensa (prossima abolizione dei bus). Ciò implica per molti viaggiatori (sia per lavoro che per vacanze) la necessità di partire la sera prima».

Al Consiglio federale Quadri chiede se sia consapevole «che le decisioni del DATEC e dei suoi uffici, rispettivamente i loro mancati interventi, stanno penalizzando il Ticino turistico, economico e finanziario» e cosa intenda fare al riguardo.

I sondaggi di Tio 

Il collegamento con Malpensa via bus, d'altra parte, sembra essere davvero il mezzo più utilizzato dai ticinesi per recarsi allo scalo varesino. Solo il 3% dei nostri intervistati (tramite un sondaggio pubblicato un mese fa) affermava di recarvisi via treno, il 22% in auto e ben il 71% in bus. Il 4% affermava invece di non andare a Malpensa. 

D'altra parte già un precedente sondaggio lo sottolineava: per il 94% degli intervistati risultava importante poter usufruire di un servizio navetta per Malpensa. Quasi la stessa percentuali, il 92%, riteneva insufficiente il collegamento via treno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE