Il Partito Comunista condanna la decisione del Nazionale e chiede ai "senatori" di opporsi
BELLINZONA - Il Partito Comunista ha condannato oggi la decisione del Consiglio Nazionale che ieri ha dato seguito all’iniziativa parlamentare dei Verdi Liberali per l’introduzione di una tassa di 50 franchi per ridurre il ricorso al Pronto Soccorso per i cosiddetti casi bagatella. Una misura «classista e anti-sociale» e che avrà «conseguenze nefaste» solo per i pazienti meno ricchi, scrivono i comunisti.
«La misura non servirà certo a responsabilizzare i pazienti facoltosi. Chi non ha una sufficiente disponibilità finanziaria infatti tenderà a evitare un consulto in Pronto Soccorso non potendo stabilire da sé il confine tra la “bagatella” e il caso serio. La conseguenza sarà non solo il ritardo delle cure in casi effettivamente acuti, ma l’auto-medicazione magari facendo capo a siti inaffidabili su Internet e sui social», prosegue il PC rivolgendosi direttamente alla Camera dei Cantoni e invitandola a rifiutare la misura.