Il municipale leghista risponde a Ghisletta: «Chi accusa qualcuno di violazioni che non ha commesso rischia di doverne rendere conto in sede penale»
LUGANO - Poteva concludersi con le accuse pubbliche a Marco Borradori il battibecco tra Raoul Ghisletta e Lorenzo Quadri attorno alla naturalizzazione dell’imam Samir Jelassi? La risposta del municipale leghista non ha tardato. Una replica strutturata in undici punti.
Come prima cosa, Quadri racconta come sarebbero andate le cose martedì sera durante la seduta di consiglio comunale. «Ghisletta ha perso il controllo e si è prodotto in un intervento oltraggioso nei confronti del sottoscritto, del Mattino della domenica, del sindaco e del Municipio». Tanto da farsi richiamare dalla presidente del Legislativo. Il leghista non manca poi di ricordare che «chi accusa qualcuno di violazioni che non ha commesso rischia di doverne rendere conto in sede penale».
Difendendo la sua pubblicazione sul Mattino, Quadri precisa che le informazioni sulla naturalizzazione dell'imam di Viganello erano di interesse pubblico e difende la protezione della fonte che ha trasmesso il rapporto della commissione delle petizioni alla redazione.
Il presidente del partito socialista viene inoltre accusato di volere «ottenere visibilità» dal caso Jelassi, «sostenendo fantasiose tesi complottistiche e vittimistiche». «Se Ghisletta pensa che il sottoscritto - aggiunge Quadri - abbia un qualche interesse a condurre campagne contro di lui, si sopravvaluta». Il leghista precisa che «non si farà né intimidire né imbavagliare».
Infine, una stoccata ai socialisti tutti. La vicenda, secondo Quadri, dimostra la «strumentalizzazione dei canali istituzionali a scopo di intimidazione e di censura degli avversari politici». E, ricordando un’interrogazione del 2018 basata su una fuga di notizie del Municipio sull’aeroporto, conclude: «Il Ps si serve ampiamente di fughe di notizie per i propri obiettivi di politichetta, poi però pretende di atteggiarsi a censore degli organi di stampa sgraditi, che rendono noti fatti imbarazzanti per i compagni?».