Il duro attacco del PLRT contro il direttore del Mattino: «Ha un interesse personale nel continuare con la sua verità perchè vive di politica e quindi difende la sua pagnotta»
LUGANO - L’attacco politico questa volta passa attraverso il borsellino. La freccia è stata tirata dal PLRT sull’ultimo numero di Opinione LIberale: destinazione Lorenzo Quadri, definito il “Legolas del Ceresio”. Per chi non è addentro al mondo del fantasy e non si intende di cinema il Legolas è un personaggio tratto dal Signore degli anelli, un elfo dai capelli biondi e lunghi.
La battaglia è portata avanti in nome dei “doppi ruoli problematici”, così si intitola infatti l’intervento del PLRT. E inizia così: «Il PLRT ha pieno rispetto di ogni altro schieramento politico che in modo del tutto legittimo propone le proprie posizioni. La discussione non è mai personale ma politica e a questo ci siamo sempre attenuti. Diverso il caso del direttore del Mattino della domenica che invece è sempre scivolato sul piano personale con fotomontaggi, vezzeggiativi e commenti che esprimono grande disprezzo nei confronti del pensiero altrui».
Si parla dunque di Lorenzo Quadri, colui che - si legge ancora nell’affronto - «ha un interesse personale evidente nel continuare con la sua verità e i suoi attacchi a tutto e tutti visto che vive di politica e quindi difende la sua pagnotta».
Un antipasto che anticipa i conti in tasca al leghista. «È municipale di Lugano, funzione che gli permette un salario di 105.847 franchi annui. È membro del Consiglio nazionale, ruolo per il quale riceve annualmente circa 75mila franchi di reddito imponibile e circa 50mila franchi di rimborsi non imponibili. Un totale che si aggira sui 130mila franchi all’anno, che include il reddito da parlamentare, le spese di trasporto, di soggiorno in albergo e dei pasti».
Sommando sommando - conclude il PLRT - «non ci vogliono grandi nozioni matematiche per capire che la somma di queste indennità supera largamente i 200.000 franchi l’anno».