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CANTONEChiusura della "Verbano Orientale", il Malcantone si ribella

16.10.19 - 17:41
A causa dei lavori di risanamento dalla SS394, alcuni deputati temono un travaso di traffico che paralizzerebbe la già precaria viabilità della regione
Ti Press
«Una situazione già prossima al collasso»
«Una situazione già prossima al collasso»
Chiusura della "Verbano Orientale", il Malcantone si ribella
A causa dei lavori di risanamento dalla SS394, alcuni deputati temono un travaso di traffico che paralizzerebbe la già precaria viabilità della regione

BELLINZONA - È notizia di ieri che la strada statale "Verbano Orientale" (SS394), fra Luino e Colmegna, verrà parzialmente chiusa a causa dei lavori di risanamento di alcuni viadotti. La chiusura è prevista da domani (17 ottobre) e durerà circa 400 giorni.

Da quanto si è appurato, diverse autorità svizzere come pure i vari servizi di trasporto (Autopostale, Navigazione, ecc.) sarebbero state preavvisate della chiusura solo alcuni giorni fa. E questo nonostante sia una tratta interessata dal transito di circa 10'000 veicoli leggeri al giorno, ai quali si aggiungono diversi mezzi pesanti e pullman.

Evidentemente questi mezzi pesanti saranno deviati su altri percorsi, in primis verso il valico di Ponte Tresa. E andranno a congestionare - unitamente ai veicoli leggeri che sceglieranno tragitti alternativi - la già precaria viabilità del Malcantone.

Per questo alcuni deputati - la maggior parte residenti nel Malcantone, ma appartenenti a diversi partiti - non sono rimasti con le mani in mano e hanno presentato un'interpellanza al Governo. Nell'atto parlamentare vengono sottoposte le seguenti domande:

    1. È confermato che da parte Svizzera si è saputo della chiusura solo pochi giorni fa? Come intende reagire il Consiglio di Stato?
    2. È consapevole il Consiglio di Stato che a dipendenza delle soluzioni operative che adotteranno l’Italia e ANAS, il traffico non più consentito o disincentivato a causa dei lavori sulla SS394 si riverserà sulle strade del Malcantone, che saranno pure loro toccate dai cantieri previsti nell’ambito del Piano di Pronto Intervento viario? Che misure si possono adottare per minimizzarne gli effetti? Il Consiglio di Stato prevede di avere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni?
    3. Come valuta il Consiglio di Stato la possibilità di richiedere ad ANAS delle finestre di transito libero sulla SS394 soprattutto il mattino in andata e la sera al ritorno dei frontalieri? Si intende insistere con questa soluzione presso ANAS?
    4. Non ritiene il Consiglio di Stato che, se sono garantite le condizioni di sicurezza della statale SS394, sarebbe preferibile chiedere all’ANAS e all’Italia di differire l’inizio dei lavori di un anno, fino all’adozione del nuovo concetto di Trasporto Pubblico 2021 che prevede un potenziamento dell’offerta nell’ordine di un + 88% e la cui entrata in vigore è stabilita per l’inizio di dicembre 2020, così da avere migliori alternative al traffico privato e di conseguenza poter elaborare trasporti sostitutivi efficaci?

Ad aver presentato l'interpellanza sono stati Giovanni Berardi (primo firmatario), Piero Marchesi, Eolo Alberti, Cristina Maderni, Nicola Corti, Sabrina Aldi, Tiziano Galeazzi, Maristella Polli, Sara Imelli e Maddalena Ermotti Lepori.

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COMMENTI
 

GIGETTO 4 anni fa su tio
Basta un cantierino nelle immediate vicinanze del confine IT-CH per mandare letteralmente in tilt quasi mezzo Canton Ticino a livello di traffico stradale....aaaahh ma siamo messi proprio bene!

klich69 4 anni fa su tio
Tanto i vicini tricolori avendo ristrettezze in tutti i sensi e senso protetti dai truffaldini ue fanno come vogliono poi la classe politica ticinese pensa alle poltrone come i tricolori fannulloni.

centauro 4 anni fa su tio
Leggo alcuni commenti che esprimono unicamente un sacco di minchiate, c'è chi tira in ballo la chiusura delle frontiere paragonandole ai cantieri, chi tira in ballo i frontalieri ecc.......Se questi interventi sono fatti per prevenire quanto è successo al ponte Morandi è normale che ci saranno disagi sul traffico. Dubito che le vostre capacità cerebrali possano comprendere la situazione.......ma andate aff........

vulpus 4 anni fa su tio
Ma quanto ragliare per niente. Altri cantieri in Ticino dovrebbero creare alzate di scudi. Quì si tratta di rifare alcuni ponti in cattivo stato, ma il cantiere ne affronta uno alla volta con relativa semaforizzazione, quindi i tratti sono contenuti. Maggiore preoccupazione potrebbe essere il limite di tonnellaggio . ma anche quì grazie ai nostri talebani, il trasporto di inerti ha dovuto essere spostato su strada.

Bandito976 4 anni fa su tio
Come nel medioevo, l’invasione dei barbari!

curzio 4 anni fa su tio
Avete voluto i frontalieri per portare benefici economici? Ora teneteveli!

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a curzio
Vero, concentrare tutte quelle aziende, con tutti quei lavoratori, in un'area così piccola non è stato molto furbo. Ora chi ne paga le conseguenze è chi ci vive e chi passa per andare altrove (autostrada, ...). Una buona mossa cantonale sarebbe quella di rendere meno sfavorevole una zona industriale nella bassa Leventina-Riviera. Che so, aree di carico e scarico merci ferroviarie, entrare all'autostrada, o altro. In fondo nella regione si è più vicini alla CH centrale ed evidentemente problemi con il frontalierato sono più rarefatti.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Pecunia non olet!
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