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CANTONEIniziativa per Comuni forti: «Che fine ha fatto il rapporto?»

16.10.19 - 08:57
I tre Municipi che hanno promosso il testo quasi un anno fa si interrogano sull'immobilismo del Governo: «Con i conti cantonali ampiamente nelle cifre nere, lo stralcio si impone»
Tipress
I tre sindaci durante la consegna delle firme a gennaio.
I tre sindaci durante la consegna delle firme a gennaio.
Iniziativa per Comuni forti: «Che fine ha fatto il rapporto?»
I tre Municipi che hanno promosso il testo quasi un anno fa si interrogano sull'immobilismo del Governo: «Con i conti cantonali ampiamente nelle cifre nere, lo stralcio si impone»

VERNATE - «Che fine ha fatto il rapporto riguardante l'iniziativa legislativa "per Comuni forti e vicini al Cittadino?». Lo chiedono al Governo i Comuni di Vernate, Melide e Canobbio - i promotori del testo depositato quasi un anno fa (era il primo novembre 2018) - visto il silenzio assordante proveniente da Palazzo delle Orsoline. 

L'iniziativa - ricordiamo - ha quale obiettivo una modifica del Decreto legislativo concernente la partecipazione finanziaria dei Comuni al "finanziamento dei compiti cantonali" con la richiesta di stralcio del contributo comunale annuo di 25 milioni di franchi. «Visto che i conti del Cantone sono ormai ampiamente nelle cifre nere (+80.4 milioni nel 2017, +137.2 milioni nel 2018 e un avanzo previsto di 89.9 milioni nel 2019) lo stralcio si impone». 

I tre Comuni si riferiscono in particolare, alla risposta ad una interrogazione (datata 11 aprile) nella quale il Governo si prendeva «l'impegno di presentare il rapporto nei termini di legge», ovvero a 9 mesi dalla pubblicazione nel Foglio Ufficiale della domanda di iniziativa (che risale all'11 gennaio 2019). Un termine che non è stato rispettato. «Dobbiamo prendere atto con profonda delusione che tale rapporto non è stato presentato», precisano i tre Municipi. Ma non è tutto. «Abbiamo preso atto con sconcerto che nel messaggio Preventivo 2020 la pendente domanda posta con l'iniziativa non è minimamente affrontata».

Per questo motivo i tre Municipi chiedono una presa di posizione e un incontro al Governo: «La questione va inserita nel Preventivo 2020. Qualsiasi altro modo di procedere sarebbe gravemente lesivo del principio di equità e significherebbe mancare di rispetto nei confronti dei 64 Consigli comunali (rappresentativi di quasi il 60% della popolazione) che nel ristretto termine di un mese e mezzo hanno aderito alla presentazione dell'iniziativa».

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COMMENTI
 

MIM 4 anni fa su tio
Sacrosanta richiesta!
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