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CANTONE«Lavoro malato, lavoro che fa ammalare. Intervenga il Governo»

02.10.19 - 17:15
Burn out, depressione, ansia e insonnia. I rischi psico-sociali legati al mondo del lavoro preoccupano i socialisti che chiedono misure contro questo «scenario catastrofico»
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«Lavoro malato, lavoro che fa ammalare. Intervenga il Governo»
Burn out, depressione, ansia e insonnia. I rischi psico-sociali legati al mondo del lavoro preoccupano i socialisti che chiedono misure contro questo «scenario catastrofico»

SONDAGGIO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BELLINZONA - Burn out, depressione, ansia e insonnia. I rischi psico-sociali legati al mondo del lavoro sono un fenomeno preoccupante e in continuo aumento. Le sue cause sono molteplici: la precarizzazione dell’impiego, le relative difficoltà economiche, ma anche l’organizzazione del lavoro stessa, con ritmi sempre più serrati e inconciliabilità tra vita privata e professionale.

Contesto "ammalato" - Questo contesto lavorativo "ammalato" è purtroppo terreno fertile per l’esplosione di malattie professionali gravemente invalidanti e segnanti. I costi umani ma anche economici derivati dallo “stress” sono impressionanti, nel 2015 la Segreteria di Stato dell’economia li stimava a 4.2 miliardi.

«L’evoluzione e la dimensione di gravità del fenomeno sono attestate da molti studi scientifici - si legge in una mozione firmata da Fabrizio Sirica ed altri socialisti -, che permettono di fotografare una situazione allarmante in Ticino».

Uno su tre stressato - «Oggi i lavoratori che dichiarano di non avere sufficienti risorse per portare a termine il proprio compito (percependo così un costante grado di stress) si attestano al 27.1%», prosegue l'atto parlamentare. Insomma, quasi una persona su tre è stressata.

Per il “Barometro sulle condizioni di lavoro”, aumenta il grado di chi si sente spesso stressato (40%), come anche la percentuale di chi riscontra problemi tra vita professionale e privata (21.5%) e incrementa il numero di persone che lavorano anche da malate. Ma «a stupire», spiega Sirica - è l’elevato numero di lavoratori e lavoratrici (anche questo parametro in aumento) che temono di perdere il proprio posto di lavoro, un fattore di stress psicologico e di precarietà lavorativa non indifferente.

Ticino fanalino di coda - «Il Ticino - viene sottolineato - è purtroppo fanalino di coda, nel nostro cantone sono il doppio rispetto alla svizzera tedesca le persone che temono per il proprio impiego».

Ticinesi sotto farmaci - Il risultato? L’indagine sullo stato di salute del 2017 rivela cifre a dir poco scioccanti: in Ticino il 54.1% delle persone assume settimanalmente farmaci. «I ricercatori puntano il dito contro le condizioni di lavoro e riconducono ad esse il grave peggioramento che si è registrato negli ultimi 25 anni, erano infatti il 35.2% nel 1992 i cittadini che consumavano farmaci settimanalmente», si legge ancora nella mozione.

«Scenario catastrofico» - Per i socialisti firmatari, «questo scenario catastrofico impone al cantone di intervenire». La mozione chiede che il Consiglio di Stato agisca investendo «molte più risorse per contrastare l’esplosione dei rischi psico-sociali e le malattie professionali ad essi correlate».

Più precisamente viene chiesto, attraverso 13 misure concrete e ben dettagliate, di:
- rafforzare la prevenzione a livello cantonale;
- rafforzare il controllo in generale;
- che il cantone e gli Enti sussidiati diano il buon esempio.

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COMMENTI
 

Mattonella 4 anni fa su tio
Sono imprenditrice con 60 collaboratori! Non si può generalizzare. Bisognerebbe valutare azienda per azienda. Quello che posso dirvi è che ci sono persone che svolgono il proprio lavoro egregiamente ed altre che sono svogliate ed è tutto dovuto. Certificati medici per malattie inesistenti!!!! Anche la categoria dei medici andrebbe controllata.

Libero pensatore 4 anni fa su tio
Il problema è presente ed è complessissimo. Alla radice credo ci siano fondamentalmente due elementi: - consumismo, come in parte diceva già un altro utente sotto - capitalismo sfrenato, dove contano solo gli utili e non le persone Poi ci sono una serie di persone che non si sono rese conto dei cambiamenti e ora sono off side perché non sono più in grado di fare il proprio mestiere. Ci si richiede sempre di più in termini di prestazione, formazione continua, competenze ed assunzione di responsabilità. Il modo è diventato complesso, così come i bisogni delle persone e per soddisfarli serve essere molto più competenti e performanti rispetto ad un tempo. Le persone, tutte incluso il sottoscritto, pretendono di avere tutto subito. Inoltre i giovani dovranno lavorare a questi ritmi fino al 70 anni. Per me serve una legge che preveda periodi di riposo prolungati, tipo congedi sabbatici ogni tot anni. Bisogna dare alle persone il tempo di ricaricare le pile. Ogni 5 anni due mesi di pausa pagata.

Bandito976 4 anni fa su tio
Secondo la mia opinione, la gente non è più capace di lavorare. Ma non è colpa della gente. Il sistema di lavoro è cambiato, tutta questa tecnologia che dovrebbe essere a servizio e snellire causa più problemi. Esempio: riduzione di personale. Io per fortuna sono uno di quelli a cui piace il lavoro manuale, creare oggetti. Talvolta arrivo a casa esausto ma è giusto così, il corpo umano è fatto per lavorare e stancarsi. Poi ha anche bisogno di riposo. È tutto un allenamento. Come modello si potrebbe prendere cosa facevano negli anni 40-50.

RV50 4 anni fa su tio
Cosa dovrebbe fare il Governo ? tutti sono stressati , depressi e chi più ne ha più ne metta ma chi ha creato questo genere di lavoro.... se non posso comperare l'ultimo modello di cellulare ai miei figli non mi sento realizzato e vado in depressione quando si ricomincia a vivere nella normalità ..... ora tutti in strada per l'ambiente ma quanti di chi va in strada a protestare sa per cosa lo fa.... stiamo entrando in un mondo dove tutti dovrebbero vivere alle spalle degli altri .....

Nmemo 4 anni fa su tio
Risposta a RV50
Di questi tempi, leggere che i socialisti chiedano “che il Cantone e gli Enti sussidiati diano il buon esempio”, è alquanto sintomatico e stano …

Nmemo 4 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
errore, non è una risposta a RV50, con il quale mi scuso.

streciadalbüter 4 anni fa su tio
Se si é senza lavoro si é depressi,se si ha un lavoro si é depressi:fastidi grass.
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