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CANTONEAlla festa UDC Blocher è contro l'UE

22.09.19 - 17:23
«Sarà l’UE a decidere quanti camion di quante tonnellate passeranno sulle nostre strade, quanti immigrati il paese dovrà accettare»
Alla festa UDC Blocher è contro l'UE
«Sarà l’UE a decidere quanti camion di quante tonnellate passeranno sulle nostre strade, quanti immigrati il paese dovrà accettare»

LUGANO - Grande successo per la festa popolare dell’UDC: più di 400 persone provenienti da tutta la Svizzera italiana si sono riuniti oggi al Padiglione Conza di Lugano per festeggiare la campagna elettorale dell’UDC, conoscere le candidate e i candidati e soprattutto per ascoltare e rendere omaggio - con tanto di due standing ovations - all’ospite d’onore Christoph Blocher, già consigliere federale, intervistato e tradotto sul palco da Milko Gattoni.

Una festa intercalata da piccoli filmati spesso auto-ironici preparati dalla squadra del presidente cantonale Piero Marchesi e suo vice Alain Bühler, con l’aiuto dei Giovani UDC diretti da Daniel Grumelli, ma pur sempre all’insegna della «determinazione di preservare una Svizzera libera, sovrana e sicura, come lo dice lo slogan: “Restiamo svizzeri”».

Sia Blocher che il Consigliere nazionale uscente e candidato agli Stati Marco Chiesa, ma anche gli ospiti della Lega Roberta Pantani e Lorenzo Quadri, hanno messo in guardia contro la firma dell’Accordo quadro «che obbligherebbe la Svizzera a sottomettersi alle leggi europee senza più avere voce in capitolo, senza poterle votare e senza poter scegliere una propria strategia». In caso di diatribe tra la Svizzera e l’EU, così Blocher, «ci sarebbe un tribunale europeo a sentenziare». «Sarà l’UE a decidere quanti camion di quante tonnellate passeranno sulle nostre strade, quanti immigrati il paese dovrà accettare, e che tutti avranno libero accesso al sistema sociale della Svizzera. La Svizzera non avrà più la possibilità di rispedire i criminali nei loro paesi».

Gli esponenti alla festa popolare hanno esortato i presenti di adoperarsi per convincere amici e conoscenti di andare a votare la lista numero 18 per il nazionale e Marco Chiesa per il Consiglio agli Stati.

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