I Verdi del Ticino ribadiscono la contrarietà al progetto di potenziamento dell'USTRA e incoraggiano al completamento a sud di Alptransit
BELLINZONA - «Nuovi soldi per favorire traffico e inquinamento non sono più accettabili». A ribadirlo sono i Verdi del Ticino che - dando seguito a una risoluzione approvata nell’assemblea dello scorso giugno - hanno inoltrato oggi una richiesta al direttore del DT Claudio Zali, alla Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio e ai Municipi per meglio valutare le conseguenze del progetto di potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio dell’USTRA.
Nel dettaglio, sono tre gli aspetti toccati dalla sezione ticinese del partito. Il primo di questi concerne il coinvolgimento nella Commissione di accompagnamento politico del progetto tutti i Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio, in quanto le eventuali ripercussioni non sarebbero limitate alle sole realtà comunali toccate dal cantiere. «L’aumento dell’inquinamento, la creazione di un collo di bottiglia tra Mendrisio e Chiasso e l’impatto sul verde rimasto sarebbero sicuramente conseguenze nefaste per la regione già sotto pressione in questi ambiti».
«Se è vero che quando si parla di traffico si parla anche di libertà personali, andando a toccare un tema molto delicato, è fondamentale però che nel 2019, anno delle scelte per il clima, si esca dalle vetuste soluzioni prefabbricate degli anni ’80», scrivono i Verdi incoraggiando al completamento a sud di Alptransit, con un un potenziamento della linea TiLo e dei trasporti pubblici in generale e la concretizzazione su vasta scala di progetti di mobilità aziendale.
Infine, in termini di «scelte di mobilità», il partito chiede agli organi competenti coinvolti di prendere posizione contro il concetto di fluidificazione del traffico autostradale tra Lugano e Mendrisio che prevede l’aumento delle corsie di traffico a sei in tutto. «Con la proposta di aumentare il potenziale autostradale infatti non solo non si rispettano le basi per adempiere all’obiettivo di salvaguardia dell’ambiente, ma si denota un profondo lassismo in questo senso», concludono i Verdi.