Marco Chiesa ha presentato una mozione al Consiglio federale. «L'infrastruttura svizzera è gratuita, mentre non è così per gli svizzeri che viaggiano all'estero»
BERNA - Introdurre un pedaggio per l'utilizzo della galleria autostradale del San Gottardo da applicare a veicoli immatricolati all'estero. È quanto propone una mozione presentata da Marco Chiesa che chiede al Consiglio federale di presentare un progetto in merito.
Se l'infrastruttura svizzera è gratuita per le auto straniere - ad eccezione della vignetta - non è così per gli svizzeri che viaggiano all'estero, precisa il Consigliere nazionale, che cita come esempio i caselli autostradali italiani. «Per coprire gli elevati costi di costruzione e manutenzione delle opere infrastrutturali transalpine, i Paesi limitrofi hanno già affiancato ai normali pedaggi un sistema ad hoc: l'Austria per l'autostrada del Brennero e il traforo dell'Arlberg, la Francia per le gallerie autostradali del Monte Bianco e del Fréjus e l'Italia per il traforo del Gran San Bernardo».
Chiesa sottolinea come anche se, di principio, le strade pubbliche sono esenti da tasse, l'Assemblea federale ha la competenza di autorizzare eccezioni (art. 82 cpv. 3 Costituzione) per singole opere quali ponti o gallerie (pedaggi infrastrutturali).
In Svizzera anche se non vengono riscossi veri e propri pedaggi, l'utente della strada finanzia per lo più in proprio l'infrastruttura attraverso imposte o tasse. A livello cantonale è inoltre prelevata la tassa d'immatricolazione. «Un pedaggio differenziato al Gottardo risponde dunque a una logica di equità e non di discriminazione - precisa il Consigliere nazionale UDC -. Gli effetti positivi di questo pedaggio spaziano dal maggior introito a disposizione del finanziamento e della manutenzione delle nostre infrastrutture, a quello climatico-ambientale e delle sue politiche e a quello economico grazie alla riduzione di inutili spostamenti a vuoto e all'impiego più efficiente dei veicoli».