Il sondaggio di Ticino&Lavoro: sei su dieci hanno valutato di trasferirsi in Italia. L'associazione si dice pronta a lanciare un'iniziativa popolare
LUGANO - Ticinesi sottopagati? In un sondaggio condotto sul web da Ticino&Lavoro, oltre la metà – il 57 per cento – dei partecipanti afferma di rientrare nella categoria. Il 63 per cento ha già preso in considerazione di trasferirsi in Italia.
Un risultato «preoccupante» secondo Giovanni Albertini, consigliere comunale luganese (Ppd) e presidente dell'associazione. L'indagine ha suscitato interesse sui social (quasi 4mila partecipanti) ed è sfociata in un serie di proposte che verranno presentate settimana prossima al Consiglio di Stato.
L'associazione chiede, tra le altre cose, degli sgravi fiscali rivolti al ceto medio, facilitazioni al credito ipotecario, e il riconoscimento dell'affitto nella dichiarazione delle imposte. Inoltre «l'applicazione del salario minimo approvato nel 2015» e «maggiori aiuti alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano». L'associazione si dice pronta a lanciare un'iniziativa popolare «entro un anno» qualora non venga ascoltata.