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CANTONECritiche alla Lega: «Il problema esiste»

26.08.19 - 20:30
Reazioni all'attacco lanciato al partito di via Monte Boglia da Boris Bignasca. Gobbi: «Ne discuteremo»
tipress
Critiche alla Lega: «Il problema esiste»
Reazioni all'attacco lanciato al partito di via Monte Boglia da Boris Bignasca. Gobbi: «Ne discuteremo»

LUGANO - «Questa Lega sarebbe piaciuta al Nano?». Sicuramente non piace a Boris Bignasca: in un post al vetriolo su Facebook il deputato ha lanciato oggi una dura critica al partito di cui è membro, fondato dal padre Giuliano nel 1991. La Lega «non combatte più la burocrazia e i cassamalatari, non blocca i ristorni». 

Ma cosa ne pensano gli altri esponenti leghisti? La critica è condivisa dal fronte più "barricadero" nel Movimento, ma anche da quattro partecipanti su cinque in un sondaggio condotto online su Tio.ch. «Dobbiamo tornare a tematiche vicine al cittadino» afferma il deputato Stefano Tonini, secondo cui «il mondo del lavoro, il frontalierato, i costi delle casse malati sono problemi che esigono risposte e un cambio di rotta».

Sulla stessa linea Lorenzo Quadri, per cui «le ultime elezioni hanno dato un segnale forte e chiaro, che va colto assolutamente. La Lega - afferma il consigliere nazionale - deve essere più movimento e meno partito».  

Meno esplicito Norman Gobbi, che pure non nasconde l'intenzione di toccare l'argomento, ma non fuori dalle mura di via Monte Boglia: «Quelle sottolineate da Boris sono dinamiche che discutiamo e discuteremo, anche in questo caso, al nostro interno. Con coraggio, nei confronti della nostra forza politica e di tutti i ticinesi che ci sostengono, nel rispetto dello spirito originario».

Oltre Gobbi, sul fronte cantonale le reazioni latitano. Il vice-presidente del Gran Consiglio Daniele Caverzasio, contattato, preferisce non esprimersi. Non è stato possibile raggiungere nemmeno il capogruppo leghista in Parlamento Michele Foletti per un commento. 

Il momento, del resto, non è propizio alle polemiche. E non solo per le vacanze estive. Le elezioni federali e la stagione parlamentare alle porte inducono alla prudenza: «È presto per tirare le somme» frena Quadri, secondo cui «bisogna dare tempo al nuovo parlamento cantonale di entrare nel merito dei temi». Chissà che nel frattempo il Movimento torni a piacere a Bignasca, figlio e padre. 

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COMMENTI
 

marco17 4 anni fa su tio
Basta con questa leggenda del Nano. Per sua stessa ammissione, Giuliano Bignasca ha creato la Lega per ottenere appalti e potere politico, altro che fare gli interessi della "gente". La Lega è sempre stata la stessa: soltanto oggi ha talmente "sofà e poltrone" per i suoi esponenti che diventa sempre più difficile far credere ai gonzi di essere un movimento contro il sistema dei partiti storici. In quanto al rampollo Bignasca, deve i suoi numerosi incarichi e mandati soltanto ai criteri di spartizione partitica che il movimento creato dal padre non ha mai voluto scardinare ma soltanto far funzionare a proprio vantaggio.

Bayron 4 anni fa su tio
Sveglia... cominciando dal Sindaco di Lugano per continuare con i due Consiglieri di Stato che di leghisti hanno ben poco!!

Bandito976 4 anni fa su tio
Tanto anche se si svegliano dal letargo non cambia nulla. È solo una questione di voti alle prossime elezioni

vulpus 4 anni fa su tio
Il fatto che il sig. Gobbi dica ...ne discuteremo... è già una dimostrazione di fastidio pernicioso.Significa che qualcuno , che continua a bearsi nel suo crogiolo, non si è accorto di nulla. Un consigliere di stato che , rilasciando una intervista ( il presenzialismo conta eccome) alla RSI dopo le dimissioni del governo italiano si è reso ridicolo , dimostrando poca intelligenza: la questione verteva sui rapporti Svizzera Italia, sempre riferiti ai soliti problemi. Sembrava che tutti i buoni rapporti tra le 2 nazioni dipendevano dagli incontri tra leghisti di quà e di là della frontiera ,incontri sempre conclusi con delle grandi mangiate, ma nessuna sostanza oltre

Evry 4 anni fa su tio
Ce certi politici hanno scelto la Lega per semplici interessi personali non è una novità. A questi indisciplinati serve una tiratona d'orecchi !

patrick28 4 anni fa su tio
Nano se ne fregava della gente. Lui voleva gli appalti e potere. Se ne strafotteva di tutto. Municipale a Lugano ma viveva a Canobbio.

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Infatti. Comunque ogni cosa che fa declinare va benissimo. Quindi mi auguro che continui così

Corri 4 anni fa su tio
E tempo di cambiamenti, le poltrone sono diventati allori. Chi siede si addormenta non per il popolo ma per il portafoglio.

ciapp 4 anni fa su tio
fino a 3 anni fa votavo solo lega , ora se ci vado senza intestazione , naturalmente nessun leghista !!!!

miba 4 anni fa su tio
Giuliano Bignasca ci credeva. Oggi troppi e con in testa Sanvido e Gobbi hanno rovinato (per interessi personali) gli ideali del Nano

Nmemo 4 anni fa su tio
La Lega è nata e cresciuta quale movimento locale, specificatamente dedicato alla politica ticinese. Il declino, all’apice del successo, è apparso quando, deceduto il Nano, Gobbi sopra la casacca della LdT, senza toglierla, ha indossato anche quella dell’UDC, il partito nazionale di Blocher nel quale s’intravvede il suo futuro. Il resto è storia già immaginabile di figure politiche che da sole senza “lo spin off” del Nano, non sarebbero andate oltre la loro ombra. Oggi sono “l’aristocratica casta” della LdT.

marco17 4 anni fa su tio
Siamo alle solite comiche di infimo livello. Nella Lega hanno sempre giocato a occupare cadreghe, sgabelli, poltrone & sofà, e a giocare contemporaneamente ai barricadieri in piazza. Il Nano per primo. Ora però il gioco è diventato un po' troppo scoperto e convince sempre meno gonzi. Tutto qui.

Zarco 4 anni fa su tio
Vero! Ora cadreghe a tutti i costi

Gus 4 anni fa su tio
Tutto è iniziato con la candidatura di Gobbi al Consiglio Federale per l'UDC.
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