Il caso dei tre agenti sotto inchiesta per aver legato un giovane asilante ha riacceso il dibattito sulla questione: Matteo Quadranti chiede al Governo di prendere posizione
BELLINZONA - Il caso dei tre poliziotti finiti nel mirino del Ministero pubblico per aver legato un giovane asilante ha riacceso il dibattito sui reati commessi dagli agenti di polizia. Reati che, secondo un'interrogazione inoltrata da Matteo Quadranti, sarebbero in aumento.
Nel testo indirizzato a Palazzo delle Orsoline, il deputato ricorda «il potenziamento non indifferente del Corpo di polizia cantonale e delle Polizie comunali avvenuto negli ultimi anni». «In parallelo - rivela Quadranti - paiono essere aumentati i casi in cui agenti sono incorsi e condannati per reati penali». Anche se di questi non si ha una casistica chiara. Proprio per questo il granconsigliere del PLR chiede al Governo di fornire i dati sull’evoluzione statistica dei reati penali commessi da agenti delle polizie del Cantone negli ultimi 15 anni». Inoltre Quadranti vorrebbe «conoscere l'opinione del Consiglio di Stato su questa evoluzione» e infine se non fosse necessario adottare «anche con una certa urgenza» degli «accorgimenti a livello di selezione dei candidati e del personale», e a livello «di formazione e supervisione degli agenti» per dare una impostazione migliore alle forze dell’ordine.