Anche i liberali-radicali hanno approvato la congiunzione per le votazioni federali del prossimo 20 ottobre. Caprara: «Collaborazione, coraggio, competizione e comunicazione i punti chiave»
MELIDE - L’alleanza s’ha da fare. Stamani anche il Comitato cantonale del PLR ha infatti approvato la congiunzione con il PPD per le elezioni federali del prossimo 20 ottobre. Una decisione che in casa liberale-radicale è passata, poco prima di mezzogiorno, con 112 consensi su 161 votanti. Per l’approvazione era stata stabilita una maggioranza qualificata del 60%.
Per la mossa la Direttiva del PPD aveva già dato il nullaosta all'inizio di luglio, dopo quasi tre ore di discussioni. L'obiettivo è di contrastare le alleanze già strette sugli altri fronti politici in Ticino: correranno assieme Lega e UDC, come pure PS e Verdi.
Le quattro "C" della congiunzione - È su quattro "C" - ha spiegato il partito - che si basa l'alleanza fra i partiti di centro (che comprende anche i Verdi liberali): collaborazione, coraggio, competizione e comunicazione. «Proprio quet'ultima sarà essenziale per spiegare alla base PLR che la congiunzione mantiene inalterate le caratteristiche di ogni partito per valori di riferimento, storia e sensibilità», si legge nel comunicato
La soddisfazione di Dadò - C'è molta soddisfazione da parte del presidente PPD Fiorenzo Dadò: «Abbiamo creduto in questa collaborazione, devo ringraziare molto la dirigenza del PLR». Non si può comunque già cantare vittoria, perché le elezioni sono ancora da fare: «La strada è tutt'altro che in discesa, questo è un primo passo ma bisognerà darsi molto da fare per confermare i seggi del centro».
Dadò sottolinea, inoltre, che non si tratta «né di un matrimonio né di una fusione, bensì di una collaborazione per un modo di fare politica equilibrato e non estremista». Una collaborazione pensata per le federali, «ma che porterà sicuramente anche qualche buon frutto a livello cantonale».