Un atto parlamentare chiede lumi sul collegamento ferroviario entrato in servizio lo scorso mese: «Più che un diretto è un treno del latte»
BELLINZONA - Dopo decenni d’attesa è entrato in servizio a giugno il treno che collega Bellinzona e Malpensa. I deputati Bruno Storni, Daniela Pugno Ghirlanda, Anna Biscossa e Ivo Durisch lamentano però un collegamento «che è tutt’altro che un diretto nel senso cronometrico»: per poco più di 100km il viaggio dura 2 ore 17 min + 10 minuti a piedi per raggiungere il Terminal 2, cioè di più del tempo necessario per arrivare all’aeroporto di Zurigo-Kloten (a 190 km) che è di 2 ore 12 min + 0 minuti a piedi, pur con il temporaneo disservizio via Rotkreuz, (Fonte orario online FFS giugno 2019).
Si tratta quindi di un collegamento «poco attrattivo e sicuramente non rapido». Inoltre, per i quattro, questi prolungati tempi di percorrenza inficerebbero anche il collegamento Luganese-Mendrisiotto-Vallese-Berna-Vaud-Ginevra (via Varese-Gallarate) «che era uno dei punti forti, a giustificazione dell’investimento per la Mendrisio-Varese».
Per questi motivi, i granconsiglieri chiedono al Governo, tramite un'interrogazione, i motivi di questo collegamento tutt'altro che rapido, a quanto ammontano i costi sostenuti dal Cantone e dai Comuni, quando è prevista la realizzazione di un vero diretto (che impiega un'ora da Lugano come presentato a suo tempo) e infine quando e come avremo un servizio rapido con interscambio a Gallarate da e per la Romandia (via Domodossola-Sempione).