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CANTONEBorse di studio più generose, ma resta il prestito per il master

25.06.19 - 18:28
Il Gran Consiglio ha approvato il rapporto della Commissione: tetto massimo di 20'000 franchi, conversione di 1/4 dell'aiuto in prestito di studio per il master
Keystone - foto d'archivio
Borse di studio più generose, ma resta il prestito per il master
Il Gran Consiglio ha approvato il rapporto della Commissione: tetto massimo di 20'000 franchi, conversione di 1/4 dell'aiuto in prestito di studio per il master

BELLINZONA - Una vittoria per gli studenti, anche se per alcuni solo parziale. È l'estrema sintesi di quanto deciso oggi dal Parlamento ticinese sulla revisione della Legge sugli aiuti allo studio. La borsa di studio massima concessa dal Cantone passa dagli attuali 16'000 a 20'000 franchi e la parte di borsa di studio convertita in prestito di studio per gli studenti di master corrisponderà a 1/4 (rispetto all'attuale 1/10).

Il Gran Consiglio ha bocciato (con 34 sì e 41 no) l'iniziativa parlamentare del PS, mentre ha approvato (con 44 sì e 25 no) le conclusioni del rapporto della Commissione formazione e cultura. Bocciati gli emendamenti, la votazione nel complesso ha ricevuto 47 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti.

La modifica della Legge sugli aiuti allo studio era stata chiesta da una petizione presentata lo scorso aprile dal SISA (il Sindacato indipendente studenti e apprendisti), ma anche da un’iniziativa parlamentare elaborata del PS che domandava al Consiglio di Stato di rivedere al rialzo gli aiuti massimi concessi e di abrogare la possibilità di trasformare almeno un terzo della borsa di studio per il master (o laurea specialistica) in prestito di studio.

Il Consiglio di Stato, nel suo messaggio, chiedeva al Gran Consiglio di alzare il tetto massimo delle borse di studio da 16’000 a 18’000 franchi e mantenere invariata la conversione in prestito di parte delle borse di studio concesse per gli studi di master. Il rapporto della Commissione formazione e cultura, invece, proponeva di aumentare il limite massimo delle borse di studio fino a 20'000 franchi annui, convertendo al contempo in prestito di studio 1/4 degli aiuti concessi per il master. Un rapporto che «ha scatenato chi "vuole il panino ma anche il soldino" - ha spiegato oggi il relatore Fabio Käppeli -, ma che rappresenta la parziale restituzione di un vantaggio che è personale, la dimostrazione di una certa responsabilità da parte dello studente».

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