Una nuova interpellanza di Tiziano Galeazzi chiede al Governo «qualche doverosa risposta» sulla riapertura dell’Istituto
BREGANZONA - La vicenda dell’Istituto Fogazzaro di Breganzona si arricchisce di un nuovo capitolo. A pochi giorni dalla riapertura della scuola da parte del Consiglio di Stato - che ha parzialmente accolto il ricorso presentato dall’avvocato Paolo Bernasconi, sospendendo la revoca dell’autorizzazione intimata lo scorso 4 aprile dal DECS - una nuova interpellanza di Tiziano Galeazzi ritiene «doveroso» da parte del Governo fornire qualche risposta in più sulla situazione attuale.
«Perché il Presidente del Consiglio di Stato ha deciso di permettere la riapertura dell’Istituto?», chiede in primis il deputato UDC, invitando l’Esecutivo a spiegare dettagliatamente la procedura adottata e a chiarire se la decisione sia stata presa «di comune accordo» anche con il numero uno del DECS, Manuele Bertoli. A fronte dell’effetto sospensivo, Galeazzi chiede inoltre se gli elementi emersi dall’inchiesta amministrativa - che avevano determinato la chiusura dell’Istituto - siano di conseguenza stati ritenuti «non sufficienti» e, soprattutto, se «non sarebbe stato meglio aspettare anche le conclusioni dell’inchiesta penale avviata dalla Procura di Lugano e da quella in Italia» prima di prendere la decisione.
Nella propria concessione, Christian Vitta ha esortato il Fogazzaro a lasciare «la totale libertà di scelta dell'Istituto d'esame» ai suoi studenti, mettendo a disposizione «una lista degli istituti più ampia possibile, escludendo l'Istituto Papi di Pomigliano d'Arco». Proprio su questo punto si sofferma anche il deputato UDC che - oltre a chiedere «quali basi oggettive e legali» abbiano condotto alla «retromarcia» - invita pure il presidente del Governo a indicare se ritenga «che in questo modo si possa scongiurare il rischio che studenti ticinesi ottengano quel diploma a Napoli».
Una domanda che si riallaccia all’attualità, secondo quanto indicato nell’atto di Galeazzi che - alla luce delle condizioni poste da Vitta - chiede infine di spiegare come mai «in questi giorni più di una cinquantina di studenti del Fogazzaro siano a Pomigliano d’Arco per sostenere l’esame di maturità».
Le domande dell'interpellanza