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CANTONESalario minimo, la ricetta UDC «a favore dei residenti»

04.06.19 - 12:20
Piero Marchesi propone un modello di applicazione con quattro obiettivi per evitare che «ai ticinesi vadano solo le briciole»
Tipress (archivio)
L’UDC non vuole una misura che «privilegi i frontalieri».
L’UDC non vuole una misura che «privilegi i frontalieri».
Salario minimo, la ricetta UDC «a favore dei residenti»
Piero Marchesi propone un modello di applicazione con quattro obiettivi per evitare che «ai ticinesi vadano solo le briciole»

BELLINZONA - L’UDC propone il suo «modello» nell’ambito di applicazione del salario minimo in Ticino identificando quattro obiettivi: determinare un salario minimo che regolamenti i salari nei settori non regolati da CCL, evitando effetti collaterali per i ticinesi; non applicare il salario minimo nei settori già regolamentati da CCL; favorire la creazione di CCL offrendo un vantaggio economico per le aziende che si impegnano in tal senso ed incentivare il concetto di preferenza indigena offrendo un vantaggio economico alle aziende che seguono questa linea di condotta.

Un modello «a favore dei residenti» quello presentato in Commissione Gestione e Finanze oggi da Piero Marchesi, che pur sottolineando lo storico scetticismo del partito nei confronti del salario minimo ha deciso di «rimettersi alla decisione popolare», chiedendo «un’applicazione che sfrutti tutto il margine di manovra affinché si possa dare una risposta a chi lavora, vive e magari ha una famiglia in Ticino».

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