Il Consiglio di Stato ha risposto alle cinque lettere inviate dal coordinamento per lo "Sciopero per il Clima" lo scorso mese
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha risposto alle cinque missive consegnate dal coordinamento cantonale “Sciopero per il Clima” lo scorso aprile, confermando la propria disponibilità ad incontrare una delegazione del movimento per una riunione nella quale approfondire gli orientamenti di politica ambientale del nostro Cantone.
Per quanto riguarda i temi sollevati dalle cinque lettere, in linea generale le risposte del Governo sono accomunate dalla volontà di ricordare che negli scorsi anni e decenni la politica – a livello federale, cantonale e nei Comuni – non è rimasta immobile. «Se è vero che le trasformazioni climatiche in atto a livello globale suscitano legittima preoccupazione - si legge in un comunicato -, la Svizzera e il Ticino si sono mossi in anticipo e con grande decisione per ridurre l’impatto negativo delle attività umane sull’equilibrio ambientale».
Il Consiglio di Stato sottolinea pure come la qualità dell’aria e delle acque del nostro Cantone – pur continuando a suscitare giustificati timori, specialmente nel Sottoceneri – è nettamente migliorata rispetto agli scorsi decenni.«I risultati positivi fin qui ottenuti, naturalmente, non giustificano né l’inazione né una minimizzazione della portata delle sfide che attendono la popolazione svizzera e l’umanità tutta», prosegue il Governo confermando la volontà di «proseguire i propri sforzi a favore della sostenibilità ambientale».