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CANTONEErosione delle Guardie di confine, il PLR interroga il Governo

24.05.19 - 16:30
Matteo Quadranti e cofirmatari chiedono al Consiglio di Stato di esprimersi sui progetti di riforma del settore doganale
Ti Press (archivio)
Lo scorso 9 maggio anche il Consiglio federale è stato sollecitato sulla riforma da un'interpellanza di Giovanni Merlini.
Lo scorso 9 maggio anche il Consiglio federale è stato sollecitato sulla riforma da un'interpellanza di Giovanni Merlini.
Erosione delle Guardie di confine, il PLR interroga il Governo
Matteo Quadranti e cofirmatari chiedono al Consiglio di Stato di esprimersi sui progetti di riforma del settore doganale

BELLINZONA - Dopo il Consiglio federale, interpellato lo scorso 9 maggio dal consigliere nazionale Giovanni Merlini, anche il Governo cantonale è stato oggi sollecitato dal gruppo PLR in merito ai progetti di riforma del settore doganale, i cui effetti si ripercuotono anche sulle Guardie di confine attive in Ticino.

Il nuovo progetto pilota - L’interpellanza Merlini si concentrava in particolare sul fatto che la volontà di uniformare in un’unica funzione tutte le competenze delle Guardie di confine avrebbe potuto portare ad alcuni problemi. Nella fattispecie per i compiti di polizia (mansioni con arma), che non possono essere demandati a cittadini stranieri.

Nel frattempo, la direzione delle Guardie di confine ha presentato un altro progetto pilota che partirà nel secondo semestre 2019. Un progetto che comporterebbe cambiamenti sostanziali, visto che anche una serie di compiti di controllo normalmente di competenza delle Guardie di confine svizzere verrebbero pian piano sottratti alle Guardie stesse e demandati ad altro personale con diversa formazione e non necessariamente di nazionalità svizzera (anche all’aeroporto di Lugano Agno). Garantendo pure l’accesso a banche dati sensibili.

L’interrogazione - «Nell’attesa di conoscere che risponderà il Consiglio federale alle domande poste» da Merlini, il gruppo PLR chiede al Consiglio di Stato di esprimersi sulle preoccupazioni legate al progetto di riforma e in particolare sullo «smantellamento in atto delle Guardie di confine».

Quadranti e cofirmatari chiedono inoltre se il Governo sia «a conoscenza della delega concessa all’Amministrazione Federale delle Dogane per i controlli all’Aeroporto di Lugano» e come intenda agire per evitare il «rischio di privatizzazione dei controlli ai confini nazionali» e il conseguente affidamento di questi «ad aziende private in outsourcing».

Le domande dell'interrogazione

    1. Nell’attesa di conoscere che risponderà il Consiglio federale alle domande poste dal Consigliere nazionale Giovanni Merlini, che opinione ha in merito alle preoccupazioni ivi esposte?
    2. Se è a conoscenza e consapevole della delega concessa all’Amministrazione Federale delle Dogane (AFD) per i controlli all’Aeroporto di Lugano e del dettaglio dei progetti descritti sopra?
    3. Che ne pensa dello smantellamento in atto delle Guardie di confine?
    4. Se è consapevole che pian piano, con la demilitarizzazione del personale addetto e la deistituzionalizzazione del corpo, vi è un rischio di privatizzazione dei controlli ai confini nazionali?
    5. Come intende il Consiglio di Stato evitare che in un futuro a breve e medio termine questi controlli non vengano affidati ad aziende private in outsourcing tipo le agenzie private di sicurezza?
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COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
Non abbiamo sufficenti disoccupati svizzeri per queste mansioni? O qualche dirigente delle Guardie, straniero, vuole piazzare qualche accolita d'oltre ramina a fare queste mansioni? Non ne abbiamo già abbastanza di FFS, UBS, CS, Posta usb?

Equalizer 4 anni fa su tio
Ah, ma noi per farci del male siamo Numero 1!
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