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CANTONEDipendenti pubblici: «Alta guardia sindacale sulle trattative»

22.05.19 - 14:54
Il gruppo paritetico, creato lo scorso 15 maggio, intavolerà i negoziati durante l'estate. Il VPOD: «Se non andranno a buon fine sono da prevedere per l’autunno momenti di mobilitazione»
Tipress (archivio)
Dipendenti pubblici: «Alta guardia sindacale sulle trattative»
Il gruppo paritetico, creato lo scorso 15 maggio, intavolerà i negoziati durante l'estate. Il VPOD: «Se non andranno a buon fine sono da prevedere per l’autunno momenti di mobilitazione»

BELLINZONA - Lo scorso 15 maggio il Consiglio di Stato ha ufficialmente creato il lavoro di gruppo paritetico incaricato dell’analisi dell’impatto finanziario derivante dall’introduzione delle 40 ore settimanali e di una settimana di vacanza supplementare «tenuto conto del contributo dello Stato per il risanamento dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino» per i dipendenti dello Stato.

In un comunicato odierno, il VPOD - presente nel gruppo con i delegati Raoul Ghisletta e Adriano Merlini, che opereranno accanto a quattro altri rappresentanti di sindacati e a sei rappresentanti del Governo - promette di mantenere «alta la guardia» nel corso delle trattative, rivendicando in particolare «l’abolizione di tutte le misure di risparmio esistenti e il miglioramento del regolamento del personale ausiliario».

Le trattative sono previste per la prossima estate. E il VPOD ha pochi dubbi in merito: «Se non andranno a buon fine, vista l’importante posta in gioco, sono da prevedere per l’autunno momenti di mobilitazione e astensioni dal lavoro».

Le rivendicazioni del sindacato VPOD

    • Il Sindacato VPOD ribadisce la necessità di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dello Stato, che sono state costantemente peggiorate a seguito delle misure di risparmio degli ultimi 25 anni per risanare i conti del Cantone. È ora di reinvestire parte di queste risorse per garantire anche l’attrattiva e la qualità del servizio pubblico.
    • Il Sindacato VPOD ritiene che vadano corrette le perdite subite da una parte dei dipendenti (i giovani in carriera) al momento del passaggio dalla vecchia scala salariale alla nuova scala salariale nel 2018/19.
    • Il Sindacato VPOD chiede di ridurre l’onere lavorativo degli impiegati a 40 ore settimanali, come nelle Città e negli enti sussidiati, e di ridurre l’onere lavorativo dei docenti di un’ora-lezione, riportandolo a quello esistente fino all’anno scolastico 2003/04 (aumentato per risparmiare sul numero di docenti).
    • Il Sindacato VPOD ricorda alle autorità cantonali gli impegni presi con i loro dipendenti nel 2012 per ciò che attiene alle rendite pensionistiche. Il passaggio dal vecchio al nuovo sistema pensionistico ha già causato una perdita del 15% per i dipendenti affiliati all’Istituto di Previdenza del Cantone Ticino (IPCT) a partire dal 1.1.2013, come pure per i dipendenti affiliati alla Cassa pensioni dipendenti dello Stato che non avevano ancora raggiunto i 50 anni in tale data. Ogni ulteriore riduzione delle rendite è un inganno inaccettabile.
    • Infine il Sindacato VPOD rivendica l’abolizione di tutte le misure di risparmio esistenti (come ad esempio la penalizzazione del 20% sul salario dei supplenti nell’Amministrazione cantonale e sul salario dei docenti supplenti) e il miglioramento del regolamento del personale ausiliario, ponendo termine alle disparità di trattamento tra questi ultimi e i nominati.
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