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BELLINZONA«Sarà uno sfacelo occupazionale»

20.05.19 - 06:11
Gianni Frizzo, pensionato delle Ffs e leader dello sciopero del 2008, si dice «sconfortato» dal voto di ieri. Ma non getta la spugna
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Gianni Frizzo
Gianni Frizzo
«Sarà uno sfacelo occupazionale»
Gianni Frizzo, pensionato delle Ffs e leader dello sciopero del 2008, si dice «sconfortato» dal voto di ieri. Ma non getta la spugna

BELLINZONA - «Deluso». Ma un po' se lo aspettava. Gianni Frizzo, ex dipendente Ffs, è stato il volto del grande sciopero delle Officine nel 2008. Oggi è in pensione, ma non perde un colpo: è stato tra i più attivi promotori dell'iniziativa "Giù le mani dalle Officine" bocciata ieri alle urne. «Una sconfitta - dice - che rischia di costare cara al Ticino». 

Perché? Il Consiglio di Stato si è detto soddisfatto del risultato. Le Officine rimarranno in Ticino. 

«Il trasferimento dalla sede attuale di Bellinzona a Castione non è solo un trasloco. La produzione verrà fortemente ridimensionata, ma su questo punto gli oppositori all'iniziativa hanno volutamente creato confusione. Le Ffs non hanno voluto chiarire le loro intenzioni. Hanno giocato sulle minacce: o così, o niente. E ha funzionato».

Un piano industriale sarà presentato a Locarno, durante il Festival del cinema. Il capo delle Ffs Andreas Meyer lo ha annunciato ieri.

«Di certo c'è solo che verranno cancellati 260-270 posti di lavoro. Ricordo che undici anni fa, la popolazione ticinese si era mobilitata per impedire il taglio di 126 posti di lavoro. È evidente che gli accordi sottoscritti all'epoca dalle Ffs, dal Cantone e dal Comune non sono stati rispettati. Sono stati traditi»

Undici anni fa c'era stata una sollevazione popolare. Ora è mancata. Perché?

«Perché nonostante la posta in gioco sia altissima, i nostri avversari sono riusciti a spaccare il fronte dei dipendenti, cosa che undici anni fa non era successa. La spaccatura ha frenato la mobilitazione. E i politici sono rimasti alla larga»

Non è che sono cambiati i tempi? Dopo il 2008 c'è stata la crisi. La gente teme per i posti di lavoro...

«La verità è che siamo stati traditi e abbandonati dalle istituzioni, dalla politica. Ci siamo trovati da soli contro tutti: istituzioni, Ffs, e anche contro una parte delle maestranze». 

E adesso?

«Adesso ci riuniremo in assemblea e decideremo il da farsi. Di certo non finisce qui. La cancellazione di 270 posti di lavoro sarà uno sfacelo occupazionale per il Ticino industriale. Dobbiamo impedirlo a tutti i costi».

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COMMENTI
 

GIGETTO 4 anni fa su tio
Dai Frizzo goditi la pensione e non rompere più........

Nicklugano 4 anni fa su tio
Ma basta finalmente con sto' Frizzo !!! Trasferitelo sulla Transiberiana a fare manutenzione, qui è già costato troppo negli ultimi 10 anni

pirlo 4 anni fa su tio
Trovo condivisibile l'articolo di Matteo Caratti sulla Regione.

seo56 4 anni fa su tio
I soliti catastrofisti!!

ratpics 4 anni fa su tio
Sono sicuro che buona parte delle 260-270 persone che ‘perderanno’ il posto mancavano all’appello nei periodi di vendemmia e caccia... i tempi cambiano e ci dobbiamo adeguare, le vacche grasse sono sparite da tempo! :-)

franco1951 4 anni fa su tio
In definitiva il Ticino ha perso quasi 300 posti di lavoro. E va bene così, perché altrimenti si sarebbe perso tutto. Questo io lo chiamo ricatto, meglio ancora diktat, parola molto cara a certi ambienti politici.

marco17 4 anni fa su tio
Mi dispiace per Gianni Frizzo, senza il quale molto probabilmente oggi non ci sarebbe più nessuna officina FFS in Ticino. Ma poi anche lui si è arroccato su posizioni sempre meno condivise dai lavoratori stessi e dalla popolazione. Oggi si tratta di salvare i posti per la nuova officina, o perderli tutti e ritrovarsi con una zona sinistrata in centro a Bellinzona.

moma 4 anni fa su tio
Se per fare un lavoro a Bellinzona impiegavano 8 ore mentre a Gürnellen ne impiegavano la metà, forse qualche mosca al naso. A buon, poche parole bastano.

Findus 4 anni fa su tio
Andare a votare é stata una perdita di tempo e soldi. Una forzatura. Ora é tempo di farsi da parte Frizzo.

ziopecora 4 anni fa su tio
era chiaro che finiva così. I politici, in primis i $ocialisti bellinzonesi, sono interessati ai propri interessi personali. Esattamente come gli altri municipali e i consiglieri di Stato. Gente che porta a casa varie centinaia di migliaia di franchi all'anno e che non ha nulla da spartire che la cosiddetta "base" che vive in un altra galassia a loro del tutto sconosciuta. Dalla costruzione del nuovo stabilimento, alla procedura di esproprio del terreno di Castione, a tutto quello che riguarda i grossi investimenti immobiliari che interesseranno il sedime delle attuali officine, sono in ballo mandati belli grassi che gli studi di avvocatura di questi signori in un modo o nell'altro potrebbero accaparrarsi. Senza poi nascondere il fatto che quando necessario, politicamente, le FFS e i gruppi di interesse di oltre Gottardo rimanderanno l'ascensore. Piccola politica per piccolissimi politici e ancor più insignificanti elettori

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Ma di che cosa vaneggi? Ti sei reso conto che a votare contro l'iniziativa sono stati in primis proprio chi lavora all'Officina di Bellinzona? Che cosa c'entrano i socialisti che sono quattro gatti e che sul tema erano persino divisi!

ziopecora 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
i dipendenti delle FFS sono poche centiania, mentre i votanti decine di migliaia. Un fatto che rende il tuo ragionamento del tutto errato. I $ocialisti sono le sanguisughe che stanno in Municipio a Bellinzona, uniti al CdS e ai nostri "rappresentanti" a Berna. Che avrebbero dovuto negoziare, partendo da una posizione molto vantaggiosa, un accordo favorevole al Ticino, luogo nevralgico per la rete FFS. Invece regalano 100 milioni alle FFS, permettendo loro di rovinare una delle pochissime aree pregiate del nostro territorio. Gli fanno addirittura una legge ad personam, per mettere in atto una speculazione edilizia che sarebbe del tutto proibita per qualsiasi cittadino. In cambio ottengono una massiccia riduzione del personale! Bisogna dar loro atto dell'abilità a far credere ad una massa di tonti che era "questo o nulla". Il vero nulla è la statura e l'onestà delle persone a cui è stato regalato il nostro futuro.

saetta 4 anni fa su tio
Igor Furger Bravo.... Commento intelligente! ??

roma 4 anni fa su tio
...alla peggio le maestranze verranno riciclate nel campo della moda.

Evry 4 anni fa su tio
FRizzo non ha mai accennato del assenteismo (cronico) di una buona parte degli impiegati..................
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