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CANTONESussidi all'assunzione dei rifugiati, i giovani leghisti non ci stanno

17.05.19 - 13:36
Il progetto del Consiglio federale viene giudicato «discriminatorio»: «Crea disparità di trattamento fra i lavoratori svizzeri/residenti e i rifugiati»
Ti Press
Sussidi all'assunzione dei rifugiati, i giovani leghisti non ci stanno
Il progetto del Consiglio federale viene giudicato «discriminatorio»: «Crea disparità di trattamento fra i lavoratori svizzeri/residenti e i rifugiati»

LUGANO - Il progetto pilota presentato dal Consiglio Federale con l’obiettivo di sussidiare l’assunzione dei rifugiati non piace ai giovani leghisti ticinesi, che bollano l'idea come «discriminatoria», poiché creerebbe disparità di trattamento fra i lavoratori svizzeri/residenti e i rifugiati.

Nell’ottica di ridurre la percentuale dei rifugiati alle dipendenze dell’assistenza - ricordiamo - il Consiglio Federale intende stanziare annualmente 12'000 franchi per rifugiato, con un costo complessivo di 11,4 milioni di franchi sull’arco di tre anni.

Al contrario, i giovani leghisti vorrebbero che i sussidi fossero indirizzati ai datori di lavoro per l’assunzione dei disoccupati svizzeri/residenti over 50, i quali sono spesso confrontati con difficoltà nel reinserirsi all’interno del mondo lavorativo. O ancora ai giovani ticinesi, «che sempre più spesso, una volta conclusa la propria formazione superiore e universitaria, si ritrovano a dover emigrare a Nord delle Alpi per trovare un lavoro, poiché in Ticino fanno sempre più fatica ad ottenerne uno».

Il Ticino risulta inoltre essere l’unico cantone in cui la disoccupazione e il numero delle persone in assistenza è in crescita, al contrario di quanto avviene a livello nazionale. Per il Movimento Giovani Leghisti la priorità deve essere quindi data ai lavoratori svizzeri e residenti, «sempre più dimenticati da una politica federale scollegata dalla realtà che sembra solamente interessata a regalare soldi all’Unione Europea (il famoso miliardo di coesione) e ai migranti».

 

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