I deputati PPD del Mendrisiotto chiedono una migliore protezione dei confini e maggiore sicurezza
BELLINZONA - I deputati PPD del Mendrisiotto hanno inviato una mozione al Consiglio di Stato chiedendo un intervento - in collaborazione con le autorità federali - al fine di far presidiare o, in alternativa, chiudere durante gli orari notturni i valichi secondari, per proteggere adeguatamente i confini. Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani chiedono maggiore sicurezza, in particolare nel Mendrisiotto.
I rappresentanti PPD sono tornati sull’argomento in seguito al nuovo caso di rapina a un bancomat, quello avvenuto nella giornata di ieri a Stabio è il quinto in poche settimane. «Il Mendrisiotto - si può leggere nel testo della mozione - è stufo di veder scorrazzare bande criminali che, approfittando dell’apertura incontrollata delle dogane, arrivano sul proprio territorio, lo depredano - pensiamo anche ai furti nelle abitazioni e alle rapine nelle stazioni di servizio - e poi tornano indisturbate da dove sono venute».
Il tema del presidio dei valichi doganali da diverso tempo coinvolge la politica comunale, cantonale e federale. In particolare i Comuni del Mendrisiotto avevano richiesto formalmente che anche i valichi minori tornassero ad essere presidiati durante gli orari di apertura. Dopo un breve periodo di prova in cui alcuni valichi secondari sono stati chiusi a titolo sperimentale durante le ore notturne, oggi la loro situazione è di nuovo di totale apertura e senza presidio. «È dimostrato - viene spiegato - come la chiusura notturna di valichi secondari sia possibile. A comprova di ciò, lo Stato italiano ha recentemente deciso di chiudere i cancelli del valico di Maslianico già a partire dalle 20».
«Siamo convinti - concludono i deputati PPD del Mendrisiotto - che tutti coloro che operano per la sicurezza dei cittadini facciano un ottimo lavoro (Polizia e Guardie di Confine), ma non riusciamo davvero a comprendere come si possa credere che lasciando sguarniti molti dei nostri valichi la sicurezza possa essere maggiore. Analogo discorso vale per le molte falle esistenti nella rete di confine che permettono con troppa facilità a malviventi di spostarsi da un lato all’altro del confine».