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SESSAIl Municipio spera nell’aggregazione a Tresa

09.05.19 - 17:00
Rispondendo a un’interrogazione firmata da 15 consiglieri comunali, l’Esecutivo spiega che in caso di esclusioni si valuteranno i nuovi rapporti economici e politici
TiPress - foto d'archivio
Il Municipio spera nell’aggregazione a Tresa
Rispondendo a un’interrogazione firmata da 15 consiglieri comunali, l’Esecutivo spiega che in caso di esclusioni si valuteranno i nuovi rapporti economici e politici

SESSA - «L’adesione al progetto per la creazione del nuovo comune di Tresa è una grande opportunità da non perdere, un’importante occasione da non mancare e un’imperdibile possibilità di decidere il futuro nell’ottica di un nuovo Comune forte e indipendente». Il Municipio di Sessa ribadisce il suo sostegno e quello del Consiglio comunale all’aggregazione al nuovo comune di Tresa. E lo fa rispondendo all’interrogazione presentata da 15 consiglieri comunali (con primo firmatario Andrea Lavagetti).

Il 4 marzo è stata consegnata alla Cancelleria dello Stato la petizione per “L’integrazione di Sessa nel progetto aggregativo di Tresa”, con 272 firme di aventi diritto di voto su 495 iscritti a catalogo (55%). A novembre 2018 - quando sul tema si era votato - i sì erano stati 165 e i no 184 su 494 iscritti a catalogo.

Il Governo ha preso atto della petizione confermando tuttavia lo scenario aggregativo che esclude l’ente locale, considerata in particolare la volontà espressa dai cittadini di Sessa in formale votazione. Ma auspica che della petizione venga tenuto debitamente conto durante la discussione parlamentare.

Lo scenario nebuloso che potrebbe attendere il comune di Sessa qualora si concretizzasse l’aggregazione fra i soli comuni di Croglio, Monteggio e Ponte Tresa preoccupa non poco il legislativo del comune malcantonese, che aveva presentato al Municipio una corposa interrogazione con l’obiettivo di fare luce sulle potenziali conseguenze.

«La decisione del Gran Consiglio molto probabilmente si avrà durante il prossimo mese di settembre - si legge nella risposta -. Fino ad allora il nostro Comune continuerà a vivere come in un Limbo e sarà perciò molto importante tenere aperte (o addirittura spalancate) le porte per un’eventuale nostra adesione al nuovo Comune».

Viene precisato che «se la decisione politica sarà per un’aggregazione a quattro comuni, dovranno essere pronti a entrare nella nuova entità con le medesime possibilità decisionali degli altri tre comuni e non accettare eventuali progetti operativi e organizzativi già in corso». Se Sessa verrà esclusa, «bisognerà essere pronti a risolvere le problematiche che si presenteranno sia a livello finanziario che istituzionale legate alle diverse sinergie e collaborazioni».

Se lo scenario “Tresa/3 e Sessa fuori” dovesse realizzarsi «diverse voci di spesa aumenterebbero mentre altre voci legate a determinati servizi offerti alla popolazione diminuirebbero o addirittura potrebbero sparire». Ma solo con l’allestimento del preventivo 2020 si potrà valutare la necessità o meno di modifiche del moltiplicatore.

«Fino al 2020 - conclude il Municipio - siamo certi che si proseguirà con le cooperazioni in vigore. Da aprile 2020, se del caso, ci si dovrà rapportare con le istituzioni del nuovo comune».

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