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BELLINZONARistrutturazione del Liceo di Bellinzona: «Siamo sulla strada giusta?»

05.05.19 - 11:16
Il gruppo MPS-POP-Indipendenti interroga il Governo sulle divergenze fra il messaggio approvato dal legislativo (marzo 2015) e il progetto prescelto lo scorso ottobre
Ti Press (archivio)
Il progetto
Il progetto
Ristrutturazione del Liceo di Bellinzona: «Siamo sulla strada giusta?»
Il gruppo MPS-POP-Indipendenti interroga il Governo sulle divergenze fra il messaggio approvato dal legislativo (marzo 2015) e il progetto prescelto lo scorso ottobre

BELLINZONA - A seguito del credito di progettazione per la ristrutturazione del Liceo cantonale di Bellinzona, approvato già nel 2015, negli scorsi mesi è stato scelto il progetto che, dopo le fasi di sviluppo, dovrebbe essere sottoposto all’attenzione del Gran Consiglio per il credito di costruzione.

I docenti del Liceo, da tempo impegnati a cercare di dare il loro contributo alla elaborazione del, hanno di recente chiesto che venissero esposti in sede i piani del progetto prescelto dalla speciale commissione lo scorso mese di ottobre. Un'esposizione accompagnata da un incontro con il responsabile degli stabili del DECS che hanno illustrato gli elementi fondamentali del progetto e della sua futura realizzazione.

In particolare l’attenzione dei docenti si è concentrata sulle seguenti indicazioni:

    • per la realizzazione del progetto l’istituto dovrà essere completamente svuotato. È prevista la costruzione di un “villaggio” (sulla base di elementi prefabbricati) nel quale dovrebbero svolgersi (per il periodo della durata dei lavori di ristrutturazione) le normali attività scolastiche. Al momento non è dato sapere dove verrà allestito questo “villaggio”
    • la ristrutturazione dell’immobile (creazione di nuove aule, laboratori, etc.) è calcolata per ospitare una popolazione scolastica complessiva di 700 utenti.

Secondo il gruppo MPS-POP-Indipendenti (composto da Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori Sergi), queste dichiarazioni hanno sorpreso non poco i docenti e sollevato alcune perplessità in quanto il messaggio del Consiglio di Stato del 18 marzo 2015 (poi approvato dal legislativo) indicava obiettivi ben diversi, addirittura contraddittori, rispetto alle indicazioni scritte poc'anzi.

 

Per questo i tre granconsiglieri pongono - attraverso un'interrogazione al Consiglio di Stato - le seguenti domande:

1. Conferma gli obiettivi sopra indicati per quel che riguarda la capienza dell’istituto ristrutturato e le modalità con le quali verranno effettuati i lavori (cioè lo svuotamento totale dell’istituto)?

2. Se questi due elementi fossero confermati, non ritiene necessario avviare una pausa di riflessione che permetta di discutere alternative al percorso fin qui immaginato (ristrutturazione), in particolare rimettendo in campo l’ipotesi (che sembrerebbe oggi tecnicamente praticabile) di una demolizione dell’attuale manufatto e di una costruzione ex-novo?

3. Indipendentemente dalle risposte al punto 1 e 2, vista la modifica della prospettiva per l’attuazione dei lavori (svuotamento della scuola e allestimento di un “villaggio” provvisorio) le spese a suo tempo preventivate per questo punto saranno rispettate?

 

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