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LUGANOLugano dice Sì alla riforma fiscale

02.05.19 - 13:38
La riforma dell'imposizione delle imprese e il rafforzamento finanziario del primo pilastro «sono necessari»
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Lugano dice Sì alla riforma fiscale
La riforma dell'imposizione delle imprese e il rafforzamento finanziario del primo pilastro «sono necessari»

LUGANO - La Città di Lugano sostiene la Legge federale sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS in votazione il 19 aprile 2019. La riforma dell’imposizione delle imprese e il rafforzamento finanziario del primo pilastro «sono necessari, da un lato, per adeguarsi al contesto internazionale restando competitivi e, dall’altro, per consolidare l’AVS a fronte del numero crescente di beneficiari di rendite», queste le motivazioni della Città. In particolare, il Municipio accoglie con favore la clausola che istituisce l’obbligo per i Cantoni di compensare parte delle perdite finanziarie dei Comuni.

«Il disegno di legge relativo alla riforma fiscale e al finanziamento dell’AVS prevede, in sintesi, di abolire i privilegi fiscali per le aziende attive prevalentemente all’estero; tassare tutte le aziende in base alle stesse regole; incentivare fiscalmente gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo e, non da ultimo, dare ai Cantoni più mezzi per attuare in autonomia queste misure, tenendo conto delle specificità e delle esigenze dei Comuni. Sul breve termine è prevista una riduzione del gettito fiscale per gli enti pubblici di circa 2 miliardi di franchi all’anno, per il medio-lungo periodo si calcolano invece entrate maggiori rispetto allo stato attuale. I Cantoni, da parte loro, sono tenuti a indennizzare in modo adeguato i Comuni per le ripercussioni finanziarie delle riduzioni fiscali a livello cantonale (clausola per i Comuni)» ricorda la Città.

Introdotti anche i Comuni - La nuova riforma è stata promossa anche dall’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) che - all’indomani della bocciatura della legge sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese - si era attivata con Berna per avviare al più presto l’elaborazione di un nuovo pacchetto che potesse trovare il consenso. In particolare, l’ACS si è preoccupata di ottenere un’adeguata compensazione dei Comuni, assente nel disegno di legge respinto il 12 febbraio 2017 «che aveva pensato solo ai Cantoni». La clausola per i Comuni prevista nel nuovo progetti risponde alle aspettative dell’Associazione e della Città di Lugano, che già si era espressa a favore di una compensazione per i Comuni nel 2017.

«Dal 2020 nelle casse dell’AVS entreranno dunque 2 miliardi di franchi supplementari all’anno. Le imprese e gli assicurati contribuiranno nella misura di 1.2 miliardi annui: i contributi AVS aumenteranno dello 0.3%, per datori di lavoro e salariati ciò significa un aumento delle quote pari allo 0.15% ciascuno (1.50 franchi su 1000 franchi di salario)».

Lugano accoglie con soddisfazione la misura relativa alla promozione dell’innovazione che, attraverso un trattamento fiscale favorevole, «permetterà di sostenere le imprese innovative». L’imponibilità degli utili da brevetti sarà infatti ridotta e potranno essere accordate deduzioni supplementari per la ricerca e lo sviluppo, «con ricadute positive sulla competitività del polo elvetico dell’innovazione e sull’occupazione. Un ulteriore passo verso il consolidamento dell’economia svizzera. In generale, si ridurrà l’imposizione alle PMI, le piccole medie imprese, essenziali per il tessuto economico locale e regionale, e aumenteranno le imposte per le multinazionali».

Per queste ragioni e in considerazione del fatto che senza l’entrata in vigore della nuova legge non vi saranno compensazioni per le perdite fiscali (salvo decisioni autonome dei singoli Cantoni), in accordo con l’ACS la Città invita a votare Sì il prossimo 19 maggio alla Legge federale sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS.

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