Le firme verranno consegnate lunedì alla Cancelleria di Stato
BELLINZONA - L’iniziativa “Basta privilegi ai Consiglieri di Stato!” è riuscita. Le oltre 7'000 firme raccolte verranno depositate lunedì prossimo alle 14.30 alla Cancelleria dello Stato. I ticinesi saranno così chiamati ad esprimersi sul sistema pensionistico dei ministri. Un tema che, sottolineano i promotori, «PLR, PPD e Lega si sono sempre rifiutati di affrontare, facendo arenare il dossier in Commissione e portando all’ennesimo rinvio». E questo «in spregio alla legge del 2015 che definiva il passaggio dei Consiglieri di Stato alla cassa pensioni cantonale entro il 2016».
In concreto, l'iniziativa chiede l’affiliazione dei membri del Governo all’Istituto di previdenza del Canton Ticino, affinché anche i consiglieri di Stato paghino i contributi di cassa pensione. «Il problema della previdenza vecchiaia dei Consiglieri di Stato - rilevano ancora gli iniziativisti - si trascina da decenni e va risolto una vola per tutte. Un tema per il quale non è possibile fare intervenire la giustizia, ma che richiede una soluzione politica».
Vitalizio all'italiana - Il PS, sostenuto dal sindacato VPOD, giudica l’attuale normativa sulle pensioni dei Consiglieri di Stato «ingiusta e superata», «un sistema di vitalizio all’italiana che mescola la previdenza professionale e le indennità di buona uscita». Che va cambiato, sunque. In nome della «semplicità e della trasparenza».
Già nel 1989 e poi ancora nel 2006 la maggioranza del Gran Consiglio aveva respinto le iniziative parlamentari di Pietro Martinelli e Raoul Ghisletta che volevano assoggettare i Consiglieri di Stato alla cassa pensioni cantonale, «la stessa maggioranza che ha accettato l’aumento dei rimborsi spese per il Governo con i conseguenti pasticci», conclude il PS nella sua nota stampa.