Per Lara Filippini, la Legge Federale sulle professioni mediche universitarie contiene «importanti e sconvolgenti novità». Per questo interroga il Governo
BELLINZONA - Quest'anno sono previste due revisioni legislative parziali, anche a livello federale, della cui implementazione si è discusso proprio in questi giorni alle Camere federali: quella della LPMed (Legge Federale sulle professioni mediche universitarie) e quella relativa alla legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario (Legge sanitaria), entrambe entrate in vigore nel 2018.
Per Lara Filippini (UDC), in queste leggi ci sono delle «importanti e sconvolgenti novità». Sconvolgenti, in quanto «è evidente come il ticinese che ha fatto uno sforzo linguistico, culturale ed economico per andare Oltralpe e formarsi, alla fine venga pesantemente penalizzato, a scapito di chi, ha studiato in Italia».
L’iscrizione nel registro federale delle professioni mediche universitarie (MedReg), necessaria per poter esercitare in Ticino, avverrebbe infatti per default unicamente se il titolo di studio è stato conseguito in una regione di lingua italiana, altrimenti si deve dimostrare – quale requisito per il mantenimento dell’autorizzazione alla professione - la conoscenza della lingua italiana attraverso l’ottenimento di un attestato linguistico di livello B2 con un’iscrizione di 50-100 franchi.
La deputata ha quindi deciso di presentare un'interrogazione per sottoporre le seguenti domande al Governo: