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CANTONETicinoCoin: «Un interesse strategico anche per lo Stato?»

08.03.19 - 15:17
Paolo Pamini ha presentato un'interrogazione per chiedere al Cantone il patrocinio della moneta locale complementare. L'atto verrà depositato lunedì prossimo
TicinoCoin: «Un interesse strategico anche per lo Stato?»
Paolo Pamini ha presentato un'interrogazione per chiedere al Cantone il patrocinio della moneta locale complementare. L'atto verrà depositato lunedì prossimo

BELLINZONA - In Svizzera sono attualmente presenti oltre una dozzina di monete locali complementari. Fra di queste figura anche il TicinoCoin (TIC), la criptovaluta tutta ticinese - ideata da Michele Fiscalini - finita al centro di un’interrogazione interpartitica presentata oggi da Paolo Pamini e co-firmatari*.

Al contrario della maggior parte delle monete locali complementari, che sono basate su soluzioni cartacee, TicinoCoin «nasce in forma elettronica» e «presenta il vantaggio della facile fruibilità e di sensibilizzare gli utenti al mondo delle criptovalute», sottolineano gli interroganti, che chiedono al Consiglio di Stato se l’attuazione e la diffusione del TIC costituisca o meno un «interesse strategico», considerando anche un eventuale coinvolgimento di BancaStato.

Le domande dell'interrogazione

    1. Ritiene il Consiglio di Stato che vi siano i presupposti per approfondire, con la collaborazione attiva della Repubblica e Cantone Ticino, la portata, l’architettura e il funzionamento di una moneta locale complementare, nel caso di specie il TicinoCoin, basata sulla tecnologia blockchain?
    2. Il Consiglio di Stato sarebbe disposto a chiedere a rami dell’Amministrazione e del parastato di considerare di partecipare al progetto TicinoCoin, accettandone l’uso, ai fini di promuovere i propri servizi e gli scambi all’interno dell’economia locale? A titolo di esempio si pensi al settore del turismo ticinese, il quale nel 2018 ha registrato un calo del 7.5% dei pernottamenti a fronte di un aumento del 3.8% nel resto della Svizzera.
    3. Qualora fosse data, come finora è stata l’intenzione dei promotori, la convertibilità del TicinoCoin in franchi svizzeri, sarebbe disposto il Consiglio di Stato a promuovere l’accettazione di TicinoCoin per il pagamento da parte del cittadino di servizi del Cantone, nonché per il pagamento di imposte e tasse?
    4. Concorda il Consiglio di Stato che un coinvolgimento di BancaStato nel progetto TicinoCoin sarebbe di principio coerente con lo scopo di favorire lo sviluppo economico del Cantone, così come stabilito dall’articolo 3 della Legge sulla Banca dello Stato del Cantone Ticino del 25 ottobre 1988 (RL 11.2.1.1)?
    5. Ritiene il Consiglio di Stato che sia di principio ipotizzabile il coinvolgimento di BancaStato nelle operazioni di emissione e rimborso di TicinoCoin, segnatamente con il ruolo di banca depositaria?
    6. Secondo il Consiglio di Stato sarebbe possibile un ancor maggior coinvolgimento di BancaStato nel progetto TicinoCoin, per esempio chiedendole di assumere in prima persona e a proprio nome le attività di emissione e di rimborso?
    7. Il Consiglio di Stato ritiene interessante essere il primo Cantone a sviluppare un’identità digitale basata sulla tecnologia blockchain?
    8. Il Consiglio di Stato sarebbe disposto a chiedere a rami dell’Amministrazione cantonale e del parastato di considerare il riconoscimento dell’uso dell’identità digitale sulla blockchain per velocizzare i loro servizi, evitando all’utente la necessità di presentarsi fisicamente agli sportelli?
    9. Come giudica il Consiglio di Stato il grado di sviluppo del FinTech in Ticino e quali misure sono già state intraprese, rispettivamente sono in fase di implementazione in tale settore?

*Fabio Käppeli, Matteo Quadranti, Boris Bignasca, Marco Passalia, Claudia Crivelli Barella, Sergio Morisoli, Franco Denti

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COMMENTI
 

ugobos 5 anni fa su tio
non ha nessun senso quello che fate con ste monete senza sostanza
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