Il Movimento per il socialismo prende posizione sulla decisione del Tribunale Amministrativo Federale: «La discussione dovrà riprendere da zero»
BELLINZONA - La recente decisione del Tribunale Amministrativo Federale di accettare i ricorsi inoltrati nel 2016 in materia di pianificazione ospedaliera dalla Clinica Moncucco e dalla Clinica Santa Chiara è un «altro colpo alla credibilità politica del Governo». Ad affermarlo è il Movimento per il socialismo (MPS), che in un comunicato odierno sottolinea la «seconda sconfessione», ricordando la sconfitta alle urne della riforma sulla Legge sull’EOC nel maggio del 2016.
L’MPS - lo ricordiamo - ebbe un ruolo di primo piano nella campagna referendaria contro la riforma della legge sull’EOC, allestendo il rapporto di minoranza in cui metteva «in luce la logica inaccettabile alla base della pianificazione ospedaliera».
«Certo le nostre motivazioni non coincidono con quelle di coloro che hanno promosso il ricorso. Ma le critiche di fondo ai criteri con i quali sono state prese alcune decisioni valgono anche per decisioni penalizzanti per la sanità pubblica in Ticino», conclude l’MPS evidenziando - alla luce della sentenza - che il dibattito sulla pianificazione dovrà riprendere da zero e soprattutto «non potrà non evitare una discussione politica il cui obiettivo non potrà che essere la necessità di sviluppare il settore della medicina pubblica».