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BIASCAInerti alla Buzza? Mancano terreni per il foraggio grezzo

26.02.19 - 13:53
Il gruppo si oppone alla modifica della scheda V7 che prevede una discarica cantonale per il deposito degli inerti e lo stralcio di una discarica di piccola entità nel comparto di Cresciano
TiPress
Inerti alla Buzza? Mancano terreni per il foraggio grezzo
Il gruppo si oppone alla modifica della scheda V7 che prevede una discarica cantonale per il deposito degli inerti e lo stralcio di una discarica di piccola entità nel comparto di Cresciano

BIASCA - «Mi oppongo fermamente a un’enorme discarica chiamata a soddisfare la speculazione galoppante figlia dell’imperante cultura politica mercantile e clientelare che dilaga nella gestione del territorio». È questa l'opinione di Olindo Vanzetta in merito all'attuale dibattito sulla Buzza di Biasca.

Fino al 12 dicembre 2018 è infatti stata posta in consultazione una proposta di modifica del Piano direttore cantonale inerente la scheda V7 Discariche, volta a consolidare l’ipotesi di discarica alla Buzza di Biasca in Dato acquisito (Da). Abbandonata l’ipotesi di utilizzare la Buzza anche come deposito per il materiale di scavo del 2° tubo autostradale della galleria del San Gottardo, il Dipartimento del territorio ha elaborato uno studio di base per verificare la fattibilità di una discarica cantonale per il deposito di inerti. Lo studio di base dimostra che «è possibile realizzare una discarica addossata all’attuale deposito di AlpTransit rispettando il paesaggio e recuperando, una volta conclusi i lavori, funzioni d’intesse pubblico (superfici agricole e boschive, collegamenti faunistici, aree di svago)».

Olindo Vanzetta - parte del gruppo "Loderio c'è", che aveva raccolto 1740 firme a favore della petizione cantonale “La Buzza e la Legiuna non devon diventare discarica cantonale e federale” - ritiene che invece si debba pensare a nuove zone agricole «quale condizione imprescindibile per maturare fra i giovani scelte professionali consapevoli, a favore di una maggiore indipendenza alimentare foriera di qualità di vita rispettosa dell’ambiente».

Per questo Fabrizio Totti, del gruppo "Loderio c’è", ha presentato in Consiglio comunale la mozione "Loudei parc". «Le aziende agricole presenti alla Buzza e a Loderio soffrono da tempo della carenza di terreni idonei alla produzione di foraggio grezzo - scrive -. Per lo stoccaggio di inerti occorre per contro puntare su soluzioni decentrate. Nel Cantone abbondano aree boschive e avvallamenti invasi da sterpaglie: si potrebbero rendere fertili riempiendoli con materiale inerte». 

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