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CANTONEUn’iniziativa cantonale contro l’accordo-quadro con l'Ue

25.02.19 - 13:42
La sezione ticinese ha raccolto l'invito dell'UDC svizzero di attivarsi affinché i cantoni mettano pressione sul Consiglio federale
Keystone
Un’iniziativa cantonale contro l’accordo-quadro con l'Ue
La sezione ticinese ha raccolto l'invito dell'UDC svizzero di attivarsi affinché i cantoni mettano pressione sul Consiglio federale

BELLINZONA - L’UDC nazionale ha chiesto alle sezioni cantonali di attivarsi nei relativi parlamenti, inoltrando la richiesta di un’iniziativa cantonale volta a proporre all’Assemblea federale il rigetto dell’accordo-quadro istituzionale fra Svizzera e UE che il Consiglio federale ha messo in consultazione. L’appello è già stato raccolto dai gruppi parlamentari UDC dei cantoni Friburgo, Lucerna, San Gallo, Zugo e Zurigo che hanno presentato o stanno per presentare la domanda di iniziativa cantonale. Il Ticino sarà il sesto cantone a dar seguito alla richiesta.

Agli occhi dell’UDC, appare infatti evidente che questo accordo-quadro «riduce massicciamente l’autonomia della Svizzera, in particolare per il fatto che questa dovrebbe riprendere sistematicamente il diritto dell’UE e che, in caso di controversie, dovrebbe sottomettersi alla Corte di giustizia dell’UE». Fra i vari punti negativi, ce n’è uno condiviso anche dalla sinistra che già qualche tempo fa aveva espresso le sue riserve, ossia la caduta delle attuali misure d’accompagnamento a protezione dei salari in Svizzera.

Inoltre, questo trattato obbligherebbe in sostanza la Svizzera ad applicare delle leggi emanate dall’UE: «La democrazia diretta e le sue relative votazioni diventerebbero una pura operazione di facciata, perché nulla potrebbe più essere deciso dal popolo svizzero che non fosse compatibile con le decisioni di Bruxelles». Altro punto assolutamente inaccettabile per l'UDC, è il riconoscimento del tribunale della controparte quale istanza suprema e inappellabile in caso di controversie.

In conclusione, per l'Udc svizzero, e di riflesso quello ticinese, è quindi opportuno che i cantoni facciano pressione «affinché non si firmi sconsideratamente un trattato che significherebbe la fine del federalismo svizzero».

 

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