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CANTONEIniziativa dei comuni: «Nessuna indebita ingerenza»

19.02.19 - 11:23
Il Consiglio di Stato risponde all'interrogazione giustificando la sua presa di posizione. Ma nel frattempo 64 Comuni vi hanno aderito e ora c'è «una certa urgenza»
TiPress
Iniziativa dei comuni: «Nessuna indebita ingerenza»
Il Consiglio di Stato risponde all'interrogazione giustificando la sua presa di posizione. Ma nel frattempo 64 Comuni vi hanno aderito e ora c'è «una certa urgenza»

BELLINZONA - «Riteniamo che i contenuti della nostra missiva rispettino i criteri di prudenza, oggettività e correttezza. La stessa adempie peraltro il compito informativo che spetta all’Autorità su oggetti del proprio livello e campo di pertinenza». È questa la risposta che il Consiglio di Stato ha fornito all’interrogazione relativa alla presa di posizione del Governo sull’iniziativa "per Comuni forti e vicini al cittadino".

In novembre il Consiglio di Stato aveva trasmesso una presa di posizione a tutti i Municipi ticinesi in cui in sostanza li invitava a «non dar seguito all’iniziativa» in quanto «rappresenta una chiara forzatura dei rapporti fra i due livelli istituzionali». Per il Governo, infatti, «sostenerla creerebbe ulteriore instabilità e confusione, portando pregiudizio sia all'interesse cantonale che a quello comunale» e «creerebbe pregiudizi al progetto di riforma istituzionale in corso Ticino 2020». Una reazione che non era piaciuta ad alcuni deputati, che avevano giudicato l’intervento del Governo come «un’indebita ingerenza».

«Anche perché nuovamente sollecitati da alcuni amministratori comunali, nello stadio preliminare della raccolta delle adesioni abbiamo ritenuto opportuno esporre succintamente ai comuni la nostra posizione sull’iniziativa, evidenziandone le possibili insidie per gli importanti progetti in corso (vedi Ticino 2020) concernenti direttamente il Cantone e i Comuni ticinesi e correggendone taluni dati - scrive il Consiglio di Stato nella sua risposta -. La nostra lettera aveva quindi anche lo scopo di fornire alcune ulteriori informazioni in vista delle discussioni che verosimilmente avranno luogo in seno agli organi locali (Municipi e Consigli comunali)».

Nel frattempo sono ben 64 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa dei comuni. Iniziativisti sono i Comuni di Canobbio, Melide e Vernate e l’obiettivo è lo stralcio del contributo comunale annuo di 25 milioni di franchi in favore del Cantone.

Tocca ora al Gran Consiglio esprimersi sull’iniziativa. Ma è necessario per gli iniziativisti che venga fatto «rapidamente, ovvero ancora entro il prossimo autunno, anche per poter impostare correttamente la pianificazione finanziaria della nuova legislatura cantonale; e per dare una risposta ai Comuni prima del rinnovo dei poteri comunali il prossimo anno».

A tal proposito Maurizio Agustoni, Franco Celio, Felice Campana, Gianrico Corti e Tiziano Galeazzi chiedono al Governo se «condivida la necessità di predisporre quanto in suo potere affinché il Parlamento possa pronunciarsi sull’iniziativa ancora nel corso del 2019», se preveda «di comunicare, nel termine di 2 mesi, che intende esprimersi con un rapporto sull’iniziativa» entro la fine della corrente legislatura «oppure demandare il tema all’inizio della prossima» e come «intenda procedere in parallelo concretamente per finalizzare finalmente il progetto Ticino 2020, con il quale la domanda, e le finalità di più ampio respiro, dell’iniziativa sono strettamente correlate».

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