Un'interrogazione di Massimiliano Ay chiede al Governo di fare luce sulle tempistiche «dilatate» con cui vengono elaborate le richieste
BELLINZONA - La discussione sulle borse di studio - già sotto i riflettori negli ultimi tempi per la questione dell’aumento del tetto massimo da 16mila a 18mila franchi annui - si arricchisce oggi di una nuova pagina.
«Occorre che il Governo dimostri particolare attenzione al servizio offerto», scrive Massimiliano Ay in un'interrogazione, sottolineando come «non mancano lamentele circa le tempistiche con cui i beneficiari degli aiuti allo studio devono confrontarsi».
Ritardi che sarebbero direttamente correlati con la decisione di «non pochi cittadini» di abbandonare gli studi, rileva il deputato comunista, chiedendo al Consiglio di Stato di spiegare perché «l’Ufficio preposto evade le richieste con tempistiche tanto dilatate».
«Siamo di fronte a carenze di personale?», prosegue Ay, chiedendo inoltre all'Esecutivo di considerare la possibilità di anticipare l'elaborazione delle richieste rispetto alle tempistiche attualmente previste.
Le domande dell'interrogazione