Dura presa di posizione della Lega dei Ticinesi sulla scelta dei candidati per il CdA dell'OTR, soprattutto dopo la gestione dei castelli
BELLINZONA - Domani sera verrà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino. L’assemblea, lo ricordiamo, era stata rimandata in settembre a causa dell’audit sulla gestione dei castelli (che aveva creato un buco di quasi 600’000 franchi).
Oggi però, a nomine non ancora avvenute, la Lega dei Ticinesi di Bellinzona attacca i partiti storici: «Siamo di fronte ad una semplice spartizione di cadreghe e potere politico, dove la capacità e le conoscenze specifiche non sono state considerate. L’unico obiettivo sembra quello di occupare il maggior numero di cadreghe all’interno del CdA». Stando al comunicato stampa, i partiti storici non avrebbero «saputo trarre alcun insegnamento dalla pessima gestione». Per la scelta dei candidati, sempre secondo la Lega dei Ticinesi, l’esperienza turistica e le conoscenze di settore non sarebbero state giudicate importanti nella scelta dei candidati «e tranne in pochi casi si è puntato soltanto sull’appartenenza politica. Buona parte dei prescelti rappresentano i partiti che prima hanno commesso gravi errori gestionali e poi si sono defilati invece di prendersi le responsabilità, anzi a volte hanno perfino ostruito la ricerca della verità» si legge sempre nel comunicato. Ora PS, PLR e PPD «sono in prima linea nel proporre i loro rappresentanti, incuranti degli errori e del comportamento assunto per lunghi mesi. Sono stati assenti per lungo tempo, ma sono puntualmente apparsi nel momento dell’assegnazione delle cadreghe».