Con un'interrogazione presentata al Consiglio di Stato, l'MPS intende capire quante persone hanno beneficiato di questa possibilità offerta dalla SECO
BELLINZONA - Gli uffici regionali di collocamento (URC) offrono la possibilità ai disoccupati con un certo livello di formazione di effettuare corsi di tedesco all’estero per ottenere un diploma e avere maggiori possibilità di trovare un lavoro. È quanto riferito ieri dal SonntagsBlick. A questo scopo, la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha stipulato un contratto di circa 1,7 milioni di franchi con una scuola di lingue a Berlino. I candidati devono pagare di tasca propria 1600 franchi, il resto è pagato dalla SECO. L'offerta è rivolta a ticinesi e romandi che hanno già qualche conoscenza della lingua tedesca e possono andare all'estero per tre mesi, ha precisato un portavoce della SECO al giornale.
«A quanti disoccupati sono stati proposti questi corsi in Ticino?» si domanda e chiede al Governo a questo punto l'MPS. Stando al portale amstat.ch della SECO, in Ticino circa un quarto delle oltre 10'000 persone in cerca di impiego iscritte agli URC in gennaio possiede una maturità o ha un livello di formazione terziario. Ci sarebbero quindi oltre 2'500 potenziali candidati a questi corsi intensivi.
L'interrogazione inoltrata al Governo dall'MPS intende capire quanto ha ricevuto il Ticino per finanziare corsi di lingua all’estero ai disoccupati, quanti di loro hanno effettivamente beneficiato di questa possibilità e che altri tipi di corsi vengono offerti. Ma anche, tornando su un argomento sempre attuale, quali tipi di programmi occupazionali, formazioni, riqualifiche o stage vengono offerti in Ticino alle persone in cerca di impiego con una formazione di tipo secondario superiore o terziario.