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CANTONE«Malgrado le garanzie, la SUPSI persiste...»

10.02.19 - 12:03
Matteo Pronzini denuncia una presunta mancanza di pluralità d'espressione nella conferenza del 12 febbraio: «Nessun relatore che esprima un punto di vista diverso»
tipress
«Malgrado le garanzie, la SUPSI persiste...»
Matteo Pronzini denuncia una presunta mancanza di pluralità d'espressione nella conferenza del 12 febbraio: «Nessun relatore che esprima un punto di vista diverso»

BELLINZONA - Matteo Pronzini torna a parlare di Supsi e di pluralità d'espressione. Nello specifico il deputato MPS fa riferimento al convegno sul tema "Le riforme fiscali federale e cantonale" che si terrà il prossimo 12 febbraio. «Accanto agli interventi “tecnici” - sottolinea Pronzini - vi sono anche interventi di rappresentanti politici, a cominciare dal capo del DFE Christian Vitta, che continuerà così negli spot elettorali a colpi di convegni, ricorrenze e firma di accordi bidone».

Ma questo intervento - prosegue Pronzini - sarà accompagnato anche da quello del capo del gruppo parlamentare PSS al Parlamento nazionale (Roger Nordmann), partito - come noto – favorevole alla riforma RFFA, tema centrale del convegno. In altre parole si terrà un convegno sulle riforme fiscali (in particolare la RFFA) senza che tra i relatori ve ne sia uno che esprima un punto di vista diverso. Tutto questo, malgrado vi sia già in atto una campagna referendaria per il voto previsto, proprio sulla RFFA, il prossimo 19 maggio».

Alla luce di queste considerazioni al Governo vengono poste le seguenti domande:

1. Non ritiene necessario che una scuola universitaria debba, su temi di fondo come quello fiscale e nel bel mezzo di una campagna referendaria, offrire occasioni di riflessione, di studio, di dibattito che permettano a tutte gli orientamenti di essere presenti e di esprimere il proprio punto di vista?

2. Come intende il CdS fare in modo che, pur garantendo alla SUPSI così come a qualsiasi altra scuola, la più ampia garanzia di massima libertà scientifica e didattica, vengano garantiti quei principi di pluralismo (scientifico e didattico) che dovrebbero rappresentare l’essenza stessa di una scuola universitaria?

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