I Verdi del Ticino commentano con sconcerto il rapporto della Commissione sulla vicenda, da cui emergono errori e responsabilità
BELLINZONA - «Sembra la descrizione di un giallo ambientato nella pubblica amministrazione di una repubblica delle banane ed invece è il Ticino». I Verdi di certo non la mandano a dire e all’indomani della pubblicazione del rapporto della Commissione d’inchiesta sulla vicenda Argo 1 criticano il fatto che il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli - a capo del DSS durante la vicenda - sia ancora candidato alle prossime elezioni.
Ma non solo. I Verdi puntano il dito contro il «triste sistema di clientelismo tra PPD e PLR», ma anche che il «presidente di partito con accesso illimitato agli uffici governativi sia ancora in sella», i «funzionari dirigenti inadempienti siano ancora al loro posto» o siano stati «congedati con onore».
Ciò che infastidisce - oltre al «quadro desolante» che emerge dell’ammistrazione cantonale -, è l’atteggiamento del Governo che, nonostante le responsabilità emerse nel rapporto, «non ha neppure l’umiltà di accettare le critiche».
In vista delle elezioni di aprile, i Verdi mandano un messaggio che arriva forte e chiaro: «Questa è l’ora di mandare a casa la casta!».