La decisione del Consiglio di Stato di modificare gli articoli della Legge relativi all’insegnamento privato non è andata giù ai vertici della scuola di Breganzona
BELLINZONA - «La nuova prassi del Consiglio di Stato: prima ti bastona, poi ti cambia le regole e non ti spiega neppure perché». Le decisioni comunicate oggi a Palazzo delle Orsoline riguardanti la modifica degli articoli della legge sulla scuola relativi all'insegnamento privato non sono affatto piaciute all'istituto Fogazzaro, che per bocca del suo patrocinatore, l'avvocato Paolo Bernasconi, annuncia il ricorso al Tram.
Le novità proposte dal Governo - La revisione - ricordiamo - propone innanzitutto di cambiare la denominazione oggi vigente di “scuole medie superiori private” in “scuole preparatorie alla maturità private” e questo perché gli istituti in questione non assegnano nessun titolo in loro nome, perché non abilitati a farlo. La principale modifica consiste poi nel limitare l’autorizzazione alle scuole preparatorie per un esame di maturità che si tiene in Svizzera, il che esclude di principio le scuole che preparano per il conseguimento di una maturità tenuta all’estero. La revisione proposta dal Governo prevede inoltre l’obbligo per tutte le scuole private di presentare un progetto pedagogico e un piano finanziario, necessari per ottenere l’autorizzazione, norma quest’ultima già contenuta nel regolamento di applicazione per le sole scuole dell’obbligo.
Tutte novità, queste, che non sono andate giù al Fogazzaro.