Nella risposta alla Commissione parlamentare d'inchiesta l'Esecutivo ribadisce che si agì in «situazione d'emergenza»
BELLINZONA - «Il Consiglio di Stato si complimenta con la vostra commissione per l'ottimo lavoro di analisi e per la chiara esposizione dei fatti nel rapporto conclusivo». Si conclude con una carineria la risposta del Governo al rapporto sul caso Argo1 consegnato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta (Cpi). Il documento di cinque pagine, anticipato dalla Rsi, inizia con il ripercorrere le principali fasi della vicenda: da quelle penali col blitz di polizia il 22 febbraio 2017 a quelle amministrative, ossia lo scandalo scoppiato in seguito all'assenza di una risoluzione governativa per l'assegnazione del mandato di 3,4 milioni alla ditta che gestiva la sicurezza nei centri per richiedenti l'asilo.
Ribadita l'emergenza - E allora nel documento vengono risottolineate cose già sentite. Come il fatto che i funzionari coinvolti «hanno agito in una situazione di emergenza, sempre in buona fede e nell'ottica di garantire l'operatività del servizio con un uso parsimonioso delle risorse finanziarie».
L'attacco - Fin qui l'autodifesa, perché poi nella seconda parte della risposta il CdS passa all'attacco. Criticando innanzitutto «il fuorviante servizio, non fondato su elementi oggettivi, trasmesso da Falò il 28 settembre 2017 che lasciava trasparire il sospetto di corruzione all'interno dell'Amministrazione cantonale».
Ri-ribadita l'emergenza - Ma ce n'è anche per la Commissione d'inchiesta che nel formulare alcune critiche, avrebbe omesso - secondo il Governo - «di considerare la situazione puntuale d'emergenza dettata dall'improvviso aumento dei migranti e dalla mancanza di strutture ideonee per ospitarli».
Compito strategico - Rigettata infine la conclusione della Cpi secondo cui «l'Esecutivo continua a privilegiare una sorta di rinuncia alla responsabilità, lasciando ai singoli Dipartimenti il compito di risolvere problemi anche complessi». Il tema dei migranti, sottolinea ancora il CdS, è stato nel frattempo elevato a compito strategico dello Stato dando vita a un approccio interdipartimentale.