Il testo mira a fissare nella legge cantonale un aumento dell'utilizzo del trasporto pubblico, e ad intensificare l'offerta
BELLINZONA - Negli scorsi giorni da RAOUL Ghisletta, Carlo Lepori e Bruno Storni è stata depositata un’iniziativa parlamentare che chiede alcune modifiche della legge sui trasporti pubblici in Ticino.
In base ai dati più recenti a livello cantonale (2013) la quota del trasporto pubblico (TP) arranca attorno all’ 8% a fronte di un 92% di traffico individuale motorizzato (TIM).
L’iniziativa parlamentare vuole fissare nella legge cantonale un obiettivo da raggiungere entro il 2030 così articolato: percentuale di trasporto con i mezzi pubblici (TP) del 15% nei distretti periferici e percentuale TP del 30% nei distretti urbanizzati, con una punta di TP del 50% nelle aree urbane.
«Per la Città di Lugano raggiungere la quota del 50% di TP significherebbe avere 100'000 tragitti con i mezzi pubblici e 100'000 tragitti con veicoli a motore individuali durante un giorno feriale: indubbiamente la qualità di vita degli abitanti (maggiore salute grazie a meno rumore e inquinamento) e l’impatto sul clima (minori emissioni di CO2 e polveri fini) migliorerebbero molto rispetto alla situazione attuale, dove abbiamo 40'000 tragitti con i mezzi pubblici (20%) a fronte di 160'000 tragitti di veicoli a motore individuali (80%)» commenta Raoul Ghisletta.
L’iniziativa parlamentare «per raggiungere questo obiettivo molto ambizioso, ma in linea ad esempio con il Piano dell’agglomerato del Luganese 3», chiede che la legge cantonale sui trasporti pubblici venga attualizzata al più presto «nel senso di garantire maggiore efficienza e democrazia».
In particolare l’offerta di trasporto per le linee di importanza cantonale dovrà essere intensificata e dovrà coprire la fascia oraria tra le 5.00 del mattino e la 01.00 di notte. Quanto all’offerta di trasporto per le linee locali, essa dovrà essere pure aumentata e coprire la fascia oraria tra le 6.00 e le 22.00; in alternativa potrà essere creata un’offerta di buxi o taxi convenzionati per la copertura delle aree/fasce orarie poco frequentate.
La gestione delle linee di trasporti pubblici dovrà essere fatta in modo razionale, con la creazione di un’unica impresa di trasporti per regione. Infine dovrà essere previsto il coinvolgimento dei legislativi comunali e del Parlamento cantonale per la definire l’offerta dei trasporti pubblici e di conseguenza la spesa a carico dell’ente pubblico.
Con queste modifiche legislative gli iniziativisti ritengono che sarà possibile passare ad un vero rilancio del trasporto pubblico in Ticino, recuperando anche il ritardo rispetto ad altri Cantoni: infatti rispetto alla media svizzera la quota di tragitti con il trasporto pubblico (TP) in Ticino è meno della metà (6,7% contro 14,3%, dato 2015 dell’ Ufficio federale di statistica).