Per i socialisti il problema della previdenza vecchiaia dei ministri va risolto una volta per tutte: «Ci opponiamo al nuovo rinvio causato dalla passività di PLR, PPD e Lega»
BELLINZONA - Il Partito socialista ha lanciato oggi - nel corso di una conferenza stampa alla Casa del Popolo a Bellinzona - l’iniziativa «Basta privilegi ai Consiglieri di Stato».
L'annoso problema della previdenza vecchiaia dei Ministri va risolto una volta per tutte: «Non è possibile attendere oltre», sottolinea il PS. «La questione si trascina da troppo tempo e in questa legislatura è stata ancora al centro dell’interesse dell’opinione pubblica, paralizzando i lavori su temi urgenti da risolvere come quello dei salari, delle condizioni di lavoro dei ticinesi, dell’educazione, senza che PLR-PPD e Lega abbiano formulato delle proposte concrete».
Il lancio di questa iniziativa giunge dopo il rifiuto dei partiti di maggioranza alle proposte del PS in sede parlamentare e in seguito alla loro inazione e passività che ha fatto arenare il dossier in commissione. «L’iniziativa - precisano i socialisti - s’impone quindi quale strumento affinché il popolo possa esprimersi riguardo a una proposta, quella del PS, che risolve una volta per tutte il problema e che pone fine a una prassi da cui risultano dei privilegi ai Consiglieri di Stato che né noi né la popolazione possono accettare».
L’iniziativa proposta dal PS verte su tre punti. Il primo è quello di assoggettare i Consiglieri di Stato all’Istituto di previdenza del Canton Ticino durante il loro mandato. Il secondo consiste nella modifica della legislazione attuale, stralciando il regime previdenziale speciale a loro favore e inserendo delle indennità speciali di uscita da corrispondere a fine mandato. Il terzo è ultimo punto prevede di rivedere la retribuzione dei Ministri in corso di mandato al fine di mantenere un certo equilibrio tra la situazione complessiva attuale e quella futura.
Un affiliazione all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino è secondo i socialisti non solo possibile, ma bensì «la soluzione più semplice e trasparente». «Evitiamo di fare gli sbagli del passato costruendo un sistema che di fatto non separa la previdenza professionale da un sistema di indennità e di buona uscita per i Consiglieri di Stato e che rischia ancora una volta di non essere trasparente».