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CANTONEL’assalto dei Comuni imbarazza il Consiglio di Stato

27.12.18 - 06:34
L’iniziativa che toglie 25 milioni al Cantone è praticamente riuscita. Il promotore Cossi difende il taglio. E il governo? Non risponde. Il DFE «È tema di Gobbi». Il DI: «No, tocca a Vitta».
L’assalto dei Comuni imbarazza il Consiglio di Stato
L’iniziativa che toglie 25 milioni al Cantone è praticamente riuscita. Il promotore Cossi difende il taglio. E il governo? Non risponde. Il DFE «È tema di Gobbi». Il DI: «No, tocca a Vitta».

BELLINZONA - «Ho l’impressione che potremmo farcela ma... non vendo la pelle dell’orso prima di avere in mano le risoluzioni di almeno 23 Comuni» frena scaramantico Giovanni Cossi, sindaco di Vernate. Ventitré è la soglia per la riuscita dell’iniziativa legislativa “Per Comuni forti e vicini al cittadino» lanciata dai municipi di Canobbio, Melide e Vernate.

La richiesta di stralciare il contributo annuale di 25 milioni di franchi al finanziamento dei compiti cantonali è stata affrontata nei giorni prima di Natale dai Consigli comunali dei 65 Municipi che hanno aderito. «Che io sappia è passata dappertutto. Ho notizia certa di una quarantina di adesioni. Ma bisognerà attendere il 4 gennaio quando consegneremo la documentazione» dice Cossi. L’impressione è comunque quella di un plebiscito per il quale manca solo la conferma scritta. Valga l’esempio di Lugano, che risparmierebbe 5,6 milioni all’anno pari a 2 punti del moltiplicatore: qui neanche un consigliere comunale s’è opposto. Pagare meno, insomma, piace a tutti.

E rompere il sogno, a pochi mesi dal voto, potrebbe risultare impopolare: il direttore del Dipartimento delle Finanze Christian Vitta non ha voluto spiegare a Tio/20Minuti perché l’iniziativa è sbagliata. «Il tema dei flussi finanziari tra Cantone e Comuni è trattato nell’ambito di Ticino 2020. È giusto sentire il Dipartimento delle istituzioni» mettono le mani avanti dalla direzione del Dfe. Giusto o no, i ministri sembrano svicolare: «Il tema evidentemente è prettamente finanziario e non tocca a noi rispondere» spiegano dalla direzione del Dipartimento di Gobbi ritornando la patata a Vitta. Per fortuna il voto è lontano.

Perché sì: Giovanni Cossi, sindaco di Vernate e promotore dell’iniziativa

I conti del Cantone stanno meglio ma non è prematuro il vostro “assalto alla diligenza”?

«La maggioranza dei Municipi ha lanciato il messaggio chiaro al Cantone. Adesso togliete le mani dalle nostre risorse. Basta rastrellare soldi quando le finanze sono risanate».

L’adesione c’è stata, nonostante lo scorso mese il Governo abbia invitato ai comuni a “non dar seguito”...

«Il loro è stato un atto di debolezza e, direi di più, di arroganza. Perché il Consiglio di Stato dovrebbe favorire il dibattito e non bloccarlo. È stato grave».

In un sistema di vasi comunicanti non teme il Cantone possa tagliare su servizi e aiuti al cittadino?

«Il Cantone continua a demandare compiti ai Comuni e allo stesso tempo a togliere loro risorse. La reazione dei Comuni è dovuta a questo. Noto solo che fare terrorismo non porta da nessuna parte, come si è visto. È una situazione che perdura da anni. Come molti colleghi sindaci sono convinto che una cura dimagrante potrebbe farla anche il Cantone».

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