Per il deputato MPS «gli interrogativi aperti sono ancora molti»
BELLINZONA - Il caso dei rimborsi forfettari percepiti dall’ex cancelliree Giampiero Gianella si è concluso mercoledì con il non luogo a procedere della procura ticinese.
Gianella ha percepito 6’000 franchi (1’000 in più rispetto ai 5’000 stabiliti dal Governo) dal 1999 al 2011. Analizzando la documentazione è emersa una nota del 26 maggio 1999 in cui era stato deciso di adeguare il forfait a favore dell’ex cancelliere.
Per Pronzini, però, si tratta unicamente di «un’insana procedura per la quale il governo decide di fatto delle proprie indennità e delle proprie pensioni». E la decisione di Andrea Pagani, che sembra «avere messo fine alla questione», lascia però «parecchi interrogativi aperti».
Per dimostrarlo il deputato MPS ha riassunto la questione in 16 punti, trasmessi alla Commissione della gestione (che lo scorso 4 dicembre aveva segnalato l’incongruenza con una lettera anche al Consiglio di Stato).