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CANTONEArgo 1: «La questione penale non esime dalle responsabilità politiche»

21.11.18 - 16:56
Il Partito Socialista tira in ballo «questioni etiche» generate da questa vicenda che «non possono essere ridotte alla questione penale e attendono tutt’oggi una risposta»
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Argo 1: «La questione penale non esime dalle responsabilità politiche»
Il Partito Socialista tira in ballo «questioni etiche» generate da questa vicenda che «non possono essere ridotte alla questione penale e attendono tutt’oggi una risposta»

BELLINZONA - «Il decreto d’abbandono riguardo al sospetto di corruzione nello scandalo Argo 1, che il Procuratore generale Andrea Pagani si appresta a notificare, non esime dalle responsabilità politiche dello scandalo e dalle sue conseguenze». Il Partito Socialista tira in ballo «questioni etiche» generate da questa vicenda che - sottolinea - «non possono essere ridotte alla questione penale e attendono tutt’oggi una risposta».

Secondo il PS, se l’inchiesta sui risvolti istituzionali citati di rilevanza penale può ritenersi conclusa, non può esserlo la questione legata alla politica e all’assunzione delle responsabilità «che comportano delle conseguenze, soprattutto quando concernono la popolazione».

In questo senso, il Partito Socialista evidenzia il nocciolo della questione: «Il mandato concesso ad Argo 1 quando ancora non disponeva del personale adeguato, l’argomento dell’urgenza dal profilo della sicurezza dei centri quando in realtà poteva esserci solo dal profilo logistico, il fatto che il contratto sia stato firmato in modo retroattivo, la scarna offerta di prestazioni con la quale Argo 1 ha ottenuto il mandato – contrariamente a quanto accade per ogni azienda che intende partecipare al concorso per una commessa pubblica, per la quale deve presentare un corposo dossier – la reiterata violazione della Legge sulle commesse pubbliche (confermata dal Controllo cantonale delle finanze) così come il pagamento non dichiarato di salari e il mancato contributo degli oneri sociali comportano una lista preoccupante di fatti che ha recato danno allo Stato e che non può essere ridotta all’aspetto penale dello scandalo».

«Gli argomenti e le motivazioni relativi alla responsabilità politica per lo scandalo Argo 1 ridotta alla “dimenticanza” sul piano amministrativo non erano accettabili all’inizio della vicenda così come non lo sono oggi» conclude la nota firmata da Igor Righini a nome di tutto il partito di cui presidente. Il PS ribadisce infine la sua fiducia nelle conclusioni delle Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI), «istituita proprio per mettere in luce le responsabilità politiche nella vicenda e per dare indicazioni affinché uno scandalo del genere non possa riprodursi in futuro».

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