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CANTONEVerso il voto elettronico, «ma attenzione alla sicurezza»

07.11.18 - 17:12
Il PLRT sostiene fermamente la sua introduzione. Si oppone invece all'estensione del tempo di raccolta delle firme per referendum e iniziative
Ti Press
Verso il voto elettronico, «ma attenzione alla sicurezza»
Il PLRT sostiene fermamente la sua introduzione. Si oppone invece all'estensione del tempo di raccolta delle firme per referendum e iniziative

CAMORINO - Il Gran Consiglio si è chinato in questi giorni sulla revisione della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP), in particolare sulla proposta – targata PLRT e Michele Foletti – di introduzione anche in Ticino del voto elettronico (proposta accettata dal Parlamento) e sull’estensione del tempo di raccolta delle firme per iniziative e referendum, che secondo il Governo deve rimanere immutato.

Un passo verso il voto elettronico - In Svizzera, Confederazione e Cantoni sperimentano il voto elettronico da oltre 15 anni. Finora si sono svolte più di 200 prove con buoni risultati in 14 Cantoni. Attualmente 8 Cantoni offrono la possibilità di votare per via elettronica e a breve si dovrebbe concludere la fase sperimentale per far sì che il voto elettronico sia istituito come terza modalità ordinaria di voto. Oggi, nell’era della digitalizzazione, il PLRT ritiene che sia giunto il momento «di assumersi la responsabilità di fare un passo avanti approvando questo principio anche in Ticino. Guardando al futuro con fiducia, senza rimpiangere quello che è stato il trascorso».

La volontà d’introdurre il voto elettronico consente soprattutto agli svizzeri all’estero di esercitare un diritto costituzionalmente garantito. Come lo è stato per il voto per corrispondenza a suo tempo, il Parlamento avrà modo di dibattere nuovamente il tema quando il Governo riterrà sarà giunto il momento d’introdurre questa possibilità presentando un messaggio a questo proposito. 

I requisiti di sicurezza sono severi - La deputata Alessandra Gianella mette però in guardia sui requisiti di sicurezza: «Soltanto i sistemi di voto elettronico che rispettano i severi requisiti di sicurezza previsti dal diritto federale potranno essere presi in considerazione. L'estensione del voto elettronico presuppone l'adozione di rigorose misure di sicurezza. Grazie alla verificabilità individuale - attuata nel 2015 - i votanti stessi possono accertare che il loro voto non sia stato alterato».

Applicazione in tempi ragionevoli - Il voto elettronico che potrebbe presto diventare realtà «è un'ottima notizia» anche per i Giovani Liberali Radicali Ticinesi (GLRT), la quale mostra come il Canton Ticino voglia rimanere innovativo e al passo con la digitalizzazione. Ma auspica altresì possa venir implementata in tempi ragionevoli.

No all'estensione del tempo di raccolta delle firme - Per quanto riguarda l’estensione della durata per la raccolta delle firme per referendum e iniziative popolari, il PLRT si è allineato alla posizione del Governo: È stato ritenuto più corretto non modificare l’impostazione attuale «perché sempre più spesso, soprattutto a livello federale, i diritti popolari vengono utilizzati per altri scopi, in particolar modo per propaganda politico-partitica».

Il PLRT argomenta infatti la propria tesi con il fatto che laddove la popolazione ne sentiva la necessità e laddove il tema fosse importante e meritevole, i cittadini si sono sempre potuti esprimere.

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