Cerca e trova immobili

CADEMPINOLuxury Goods: «Un fallimento programmato che pagheremo tutti»

09.10.18 - 08:14
Per l'MPS la delocalizzazione attuata dal gruppo Kering non è per nulla sorprendente e a pagare il conto saranno ancora «i dipendenti e migliaia di cittadini presi per il fondelli dal Governo»
Ti Press
Luxury Goods: «Un fallimento programmato che pagheremo tutti»
Per l'MPS la delocalizzazione attuata dal gruppo Kering non è per nulla sorprendente e a pagare il conto saranno ancora «i dipendenti e migliaia di cittadini presi per il fondelli dal Governo»

CADEMPINO - «La fattura per i 150 posti di lavoro soppressi dalla Luxury Goods International (LGI) a Cadempino (e probabilmente non saranno il soli) finiranno per pagarla, ancora una volta, i dipendenti e migliaia di cittadini presi per il fondelli dal Consiglio di Stato. I veri responsabili di questo disastro programmato, quelli che ci hanno promesso benessere e posti di lavoro grazie agli sgravi fiscali, ancora una volta ne usciranno lindi e puliti. Eppure era già tutto previsto da tempo e il Consiglio di Stato era stato avvisato». Inizia così la presa di posizione dell'MPS in merito alla delocalizzazione decisa dall'azienda e di cui abbiamo riferito ieri.

Una decisione che per l'MPS era nota da tempo, perlomeno da quando nel dicembre scorso il gruppo Kering aveva scelto di cambiare il sistema di fatturazione attorno a cui è stata costruita l’azienda di logistica in territorio ticinese. «Il gruppo Kering vuole ridurre gli utili siti nella filiale svizzera e rimpatriare almeno una parte nei paesi dove esercita effettivamente la sua attività», si leggeva in una nota interna, aspetto che avrebbe minacciato la "Fashion Valley" e le entrate fiscali del Ticino. «Avevamo interrogato il Governo in maggio su questa eventualità - aggiunge il Movimento - ottenendo le solite risposte evasive e rassicuranti».

Le avvisaglie di questo disastro erano dunque già ben visibili molti mesi prima. «Questi sviluppi erano prevedibilissimi perché strettamente legati all’adozione a livello internazionale degli standard contro l’erosione della base fiscale e il trasferimento degli utili. Con queste nuove regole, adottate anche in Svizzera, le multinazionali dovranno pagare le imposte nei paesi dove creano valore aggiunto e non potranno più far figurare gli utili dove hanno trattamenti fiscali privilegiati», argomenta l'MPS.

E aggiunge: «Non serve a nulla concedere sgravi su sgravi come sta facendo il governo ticinese perché comunque l’imponibile si ridurrà notevolmente rispetto al livello attuale, gonfiato artificialmente dalle pratiche di ottimizzazione fiscale. Le imprese di moda in Ticino finiranno per pagare le imposte solo sulle operazioni di fatturazione e logistica, che rappresentano solo un’infima parte dei guadagni realizzati a livello mondiale dalle imprese di moda. E come loro tante altre holding e società di sede, in primis quelle che si occupano di materie prime».

In conclusione, l'MPS sostiene di aver scritto, nero su bianco, che il sistema di ”ottimizzazione fiscale” in Ticino era ormai al capolinea, «ma, come al solito, tutti hanno voltato la faccia dall’altra parte per convenienza, compresi grandi esperti della fiscalità cantonale». «Ben presto ci ritroveremo con magazzini che movimentano centinaia di camion sul territorio cantonale, creando più costi di quanto rendono in imposte. E non sarà certo grazie a dipendenti pagati 3’000 franchi lordi che si realizzeranno i prodigiosi introiti fiscali di cui il governo ci ha sempre vantato i meriti».

Del  “miracolo economico” ticinese  - infine - «rimarrà come emblema un deposito grande come tre campi da calcio in un paese, Sant’Antonino, che in pochi anni ha visto duplicare i beneficiari di assistenza sociale e che il 29 aprile, non a caso, ha bocciato la Riforma fiscale cantonale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Bandito976 5 anni fa su tio
Ditte senza nessun valore aggiunto che sfruttano i disperati. In piú il governo a braghe calate gli concede anche agevolazioni e sussidi. Ticino sempre piú terra di schiavi e sottopagati. Disoccupati e assistenza sfrenata. Andiamo avanti cosí. Bravi!

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Mah sai, tutta questa gente è ben contenta di entrare in Svizzera a guadagnarsi la pagnotta, 2500 euro e passa per loro vuol dire vivere dignitosamente, io rispetto un datore di lavoro che tiene in piedi la sua società nel paese che più gli conviene, che paga i propri dipendenti dignitosamente, che è dotato di un contratto di lavoro con prestazioni sociali incluse e che compete nel mercato mondiale proponendo i suoi prodotti. Riflettiamo, siamo più umili e cerchiamo di capire la realtà senza insultare nessuno. Ogni tanto ripeto ai miei dipendenti che mi piacerebbe dare ad ognuno 10'000.- franchi al mese, posso anche farlo per alcuni mesi, poi però fallisco, è questo che vogliamo?

LAMIA 5 anni fa su tio
Ma quando si capirà che chi investe in Ticino lo fa per suo interesse e per riciclare denaro che il fisco di oltre ramina sta cercando. Grazie Vitta

Meno 5 anni fa su tio
Non è sempre finiscono così. Chiaro che se i giornali (giustamente) parlano solo di questi casi, la gente si fa questa idea. Ti porto il caso di una multinazionale (TNF) che ha ottenuto si agevolazioni fiscali, ma nel contempo ha investito 50 mio per costruire la sede centrale per l'Europa in Ticino. Con un investimento simile legato al territorio, il rischio che chiuda/delocalizzi è molto ridotto. Ripeto: è estremamente difficile che i media parlino di casi che funzionano: non fanno audience

GI 5 anni fa su tio
aspetto con grande trepidazione la venuta in Ticino di un'impresa fondata da questi signori.....con mezzi loro (evidentemente...)

miba 5 anni fa su tio
Esatto ed oltretutto non ha purtroppo ancora afferrato la differenza tra pubblico e privato come pure il contesto/situazione in cui operano. Purtroppo per Pronzini vi è una differenza ABISSALE tra chi (come lui) percepisce un (lauto?) stipendio ed impiega il proprio tempo a sommergere il Ticino di domande e/o interrogazioni ma IN SOSTANZA non concludendo un fico secco se non quello di fare il tiro al piattello verso il Consiglio di Stato. Mai sentito Pronzini a fare proposte CONCRETE in merito all'assicurazione malattia, mai sentito Pronzini in merito alla problematica dei frontalieri (salari al ribasso, disoccupazione, traffico, ecc), mai sentito Pronzini esprimersi sulla questione dei migranti (anzi ha pubblicamente espresso la propria solidarietà con chi in merito infrange la legge, alias Bosia Mirra). Se nel mucchio qualcuna l'ha pur azzeccata (fa parte del gioco delle probabilità...) questo nella maggior parte dei casi ha trovato il modo per attirare consensi (un po' come il pifferaio di Hamelin). Che nel nostro cantone vi siano molte cose fuori posto è indubbio ma da qui fare il tiro al bersaglio rispetto ad impegnarsi CONCRETAMENTE per risolvere i problemi c'è un abisso

siska 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Ciao miba, anche se non ti sembrerà vero detto da me, ma quanto hai detto non fa una grinza. Su Pronzini e le casse malati l'avevo già menzionato parecchio tempo fa e fino ad ora non si é mai udito un cip. È anche per questo che qualche giorno fa ho ribadito che neppure il Ps e mettiamoci "addentro" anche l'Mps sono furbetti come tutti gli altri partiti. Pronzini ha fatto bene a scoperchiare alcune pentole e a maronare ma poi con il tempo si dovrà pur vederne dei risultati ed io lo aspetto........confido ancora poi la mia il mio laccio chiuderà il cerchio.

lügan81 5 anni fa su tio
La terra della moda.... Solo loro, I scalda cadreghin ci hannno creduto... Eppure ricordiamoci il motto "sono solo casi isolati" AHAHAHAHAHHAHAAHH

madras 5 anni fa su tio
Ma quanto è forte sto MPS, loro hanno visto le catastrofi in anticipo. Si vede che sono bravi mettiamoli tutti a governarci. !!

seo56 5 anni fa su tio
MPS e Pronzini in eterna campagna elettorale!! Aspettiamo con ansia interrogazioni parlamentari sulle zanzare, livello bssso dei laghi e fiumi, surriscaldamento globale, ecc. ecc.

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Si, ma in questa storia come si fa a dargli torto, lo sanno pure i sassi che questo è SEMPRE il lieto fine, PRAMAC insegnava.

jena 5 anni fa su tio
in base alle dichiarazioni della società agli impiegati sono stati offerti posti di lavoro in I con prestazioni analoghe... quindi o erano sottopagati qui (e non avete fatto nulla) o abbiamo piu' di un centinaio di frontalieri in meno sulle nostre strade.
NOTIZIE PIÙ LETTE