Il movimento prende duramente posizione ribattendo al Partito socialista
BELLINZONA - I Verdi del Ticino non ci stanno ad essere considerati i «figli del PS» e hanno deciso di alzare la voce contro «gli attacchi» al movimento, iniziati con l’ufficializzazione della scelta di correre per Consiglio di Stato e Gran Consiglio.
«I Verdi, ricordiamo ai compagni del PS, sono un movimento politico a sé stante e con nessun legame di filiazione con il PS, sarebbero rei di eventualmente causare la perdita del seggio del Partito Socialista in Governo», afferma il movimento in una nota ricordando ai socialisti che «gli unici responsabili di un risultato negativo del loro partito sono i socialisti stessi e in particolare i loro rappresentanti che nel corso degli anni si sono mostrati vieppiù in difficoltà a convincere gli elettori ticinesi della bontà del loro operato in governo e parlamento».
«La nostra politica è chiara, e purtroppo su determinati temi per noi centrali i socialisti si sono defilati o ci hanno addirittura osteggiato», si legge nella nota. Il riferimento è all'iniziativa contro il carbone, alla raccolta firme per un salario minimo dignitoso, alla riforma fisco-sociale, al semisvincolo di Bellinzona o alla posizione a favore dello spostamento delle officine di Bellinzona in superficie agricola SAC.
«Su una cosa - concludono i Verdi - siamo tuttavia d’accordo con il PS: la necessità di un voto utile. Un voto che vada a premiare coloro che hanno le idee migliori, non coloro che fanno i migliori intrallazzi di governo».